Il giudice del lavoro di Messina, dott.ssa Roberta Rando, ha rigettato il ricorso in opposizione di tre sindacati, i quali chiedevano l’annullamento di una delibera della giunta municipale a seguito del ricorso vinto dalla Uil-Fpl di Messina, per comportamento antisindacale. Nello specifico, la Uil-Fpl, rappresentata all’epoca dei fatti dall’ex segretario generale, Pippo Calapai, contestatava all’amministrazione comunale, guidata da Renato Accorinti, l’approvazione del Regolamento per il conferimento delle Posizione organizzative e delle Alte professionalità da riconoscere ai dipendenti comunali. La Uil-Fpl contestava di fatto il mancato esperimento della preventiva informazione e della concertazione obbligatoria ai sensi dell’art. 10 c. 3 lett. b) del CCNL del personale del comparto delle regioni e delle autonomie locali, con le organizzazioni sindacali. L’amministrazione, alla luce della sentenza del Tribunale del Lavoro, si vide costretta ad annullare la relativa delibera. E contro tale annullamento sono entrate in gioco la Cisl-Fp, la Fp Cgil e la CSA Autonomie locali, i cui segretari hanno presentato ricorso, oggi rigettato, sostenendo invece che l’azione amministrativa non fosse stata inficiata da comportamento antisindacale.
La Uil-Fpl, assistita dall’avvocato Oreste Puglisi, ha ottenuto anche la condanna dei ricorrenti a rifondere le spese di lite, quantificate in quasi 5mila euro.
“Una sentenza fondamentale che ristabilisce la verità sulle reali prerogative sindacali. La Uil-Fpl tutela gli interessi di tutti i lavoratori e non di alcuni. E’ singolare, comunque, che tre organizzazioni sindacali ricorrano contro un provvedimento del giudice del lavoro che ha riconosciuto antisindacale la condotta dell’amministrazione comunale di Messina”.
Affermano congiuntamente Livio Andronico, segretario generale della Uil-Fpl Messina, e Pippo Calapai, segretario provinciale Uil-pensionati. Messina lì 16/11/2022 L’ufficio stampa