Sabato prossimo è il giorno della Colletta alimentare. Tutti i supermercati della città e della provincia raccoglieranno generi alimentari per le persone bisognose. Il Banco alimentare raccoglie per suddividere poi alle associazioni che si occupano degli ultimi. L’iniziativa è stata presentata a Barcellona ed a Messina, nel salone delle bandiere di Palazzo Zanca.
La storia del Banco alimentare.
Il Banco alimentare è nato dall’incontro del cav. Fossati, allora presidente della Star e mons. Luigi Giussani fondatore di Comunione e Liberazione, del quale quest’anno si celebra il centenario della nascita. Nell’ambito di tali celebrazioni, il Santo Padre Papa Francesco, il mese scorso, durante l’udienza che ha concesso al movimento di CL, ha definito mirabilmente da cosa era animato Don Giussani: “la passione per l’uomo e la passione per Cristo come compimento per l’uomo”.
“Io credo che qualunque opera di dedizione agli altri – spiega Sebastiano Catalano – se non ha alla base questa passione pur se meritoria rischia di essere incompleta e non corrispondente a ciò che il nostro cuore desidera. Ho sempre definito la Colletta alimentare come una festa della Carità. Ma perché festa? di fronte ai poveri c’è poco da festeggiare si potrebbe obiettare; eppure basta fare un giro per i supermercati per respirare questo clima festoso. L’incontro tra volontari e donatori, dove i primi ci “rimettono” un sabato ed i secondi soldi, misteriosamente genera un clima di festa. Perché? Se ci “arde il cuore in petto” quando facciamo il bene significa forse che questo bene soddisfa il nostro Bisogno profondo di amare ed essere amati? Gli eventi a cui stiamo assistendo, la pandemia e ora la Gmguerra potrebbero indurci a pensare che non vale la pena spendere la propria vita per null’altro che per se stessi, ma la carità ci insegna il contrario, la vita è vita se è donata e l’unico modo di stare di fronte a questi eventi senza soccombere è vivere ed operare con questa consapevolezza”.