Consulta Giovanile con membri della Giunta, Ferrante (M5S) non ci sta

Sta per essere modificato il regolamento della Consulta Giovanile di Messina, organo istituito per volontà e voto favorevole del Consiglio Comunale su iniziativa del gruppo M5S nella scorsa legislatura, ma già è scoppiato il caso. La Commissione incaricata di vagliare la proposta di delibera dell’amministrazione passerà la palla al Civico Consesso. Il primo a intervenire è Domenico Gabriele Ferrante, portavoce M5S eletto al Consiglio della IV Municipalità.

Ma siamo a conoscenza del fatto che potrebbero esserci nuove prese di posizione a breve.

“La Consulta giovanile deve rappresentare innanzitutto le associazioni e le realtà del territorio, seguendo i princìpi cardine della democrazia partecipata. Il regolamento così come modificato può benissimo permettere di utilizzarla come uno strumento politico di parte, tradendo gli obiettivi e le finalità per le quali essa è stata pensata e proposta nella passata Consiliatura dai Consiglieri Cristina Cannistrà e Giuseppe Fusco.

Oltre all’invasione di campo dell’amministrazione, che si assicura il diritto di tribuna (o di pressione?) con la possibilità della presenza in assemblea di Sindaco e assessore, è stato eliminato il compito di emettere pareri (obbligatori ma non vincolanti) sugli atti che riguardano le politiche giovanili, riducendo così all’osso le funzioni essenziali della Consulta.

Inoltre le nomine dell’organo esecutivo diventano appannaggio del Consiglio Comunale, lasciando pochissimo spazio di manovra all’Assemblea della Consulta.

La proposta di modifica esitata oggi in Commissione contiene tra l’altro una irregolarità nella procedura amministrativa: nelle premesse si cita il “parere favorevole delle sei Municipalità”, il ché risulta falso dato che alla Quarta Municipalità, ad esempio, abbiamo dedicato tempo e studio per approfondire la questione nella III Commissione e dal Consiglio non ne è uscito un parere favorevole, così come accaduto alla III Municipalità. Ai Consiglieri Comunali che hanno votato per portarla in Consiglio per il voto di approvazione finale è stata riferita una circostanza che non corrisponde alla realtà, spero non sia stato minato il loro libero convincimento con questo evidente errore sostanziale.

Con queste modifiche ci ritroveremo un Consiglio Comunale (oggi chiaramente orientato) che potrà eleggere, per conto terzi, l’organo esecutivo di una Consulta Giovanile che deve essere indipendente dalla politica per antonomasia, contravvenendo ai più basilari principi di democrazia partecipata. Siamo di fronte all’istituzione di un’ulteriore appendice del potere politicamente orientata.
E a farne le spese, in questo caso, saranno i giovani”.

Così in una nota appena diffusa il consigliere Domenico Gabriele Ferrante.

Michele Bruno

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