Sono stati modificati i registratori di cassa di alcuni panifici in modo tale che alla fine dello scontrino compaia la scritta “Se sei vittima di violenza chiama l’1522”. È l’iniziativa promossa dalla Consulta Provinciale Studentesca di Messina, con la collaborazione di alcuni panifici, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, la cui ricorrenza è fissata per il 25 novembre. L’1522 è il numero per mettersi in contatto al servizio anti violenza e stalking promosso dalla presidenza del Consiglio dei Ministri.
I rappresentanti della Consulta delle varie scuole della provincia si sono recati nei panifici nelle loro città per chiedere che le impostazioni del registratore di cassa fossero modificate, al fine di far comparire alla fine dello scontrino la scritta “Se sei vittima di violenza chiama l’1522”. Al momento hanno risposto all’appello dei ragazzi il panificio “Arena” di Messina, in via T. Cannizzaro, il Karma, in Via Trento e il “Sofia Bakery” in Via Roma, “Saint-honoré” di Barcellona Pozzo di Gotto, e infine anche alcuni panifici delle zone dei Nebrodi.
“Abbiamo scelto di partecipare perché ci siamo sentiti in dovere di offrire un contributo attraverso un piccolo messaggio di coraggio a coloro che restano in silenzio – ha dichiarato il “Sofia Bakery” di Barcellona.
Toccante il messaggio rilasciato dal panificio “Arena” di Messina: “Bisogna fare l’impossibile per aiutare tutte le donne vittime di violenza a denunciare i loro “carnefici”’. Ognuno di noi con le proprie possibilità dovrebbe rendersi protagonista affinché si possa porre fine a tali orrori. Ho perso un’amica, una mia compagna di scuola vittima di un marito geloso e possessivo che in un raptus di follia l’ha colpita con 7 coltellate lasciandola in un lago di sangue, questo episodio mi ha fatto riflettere rendendomi ancora più sensibile al problema. Ecco perché quando sono stato contattato per aderire a questa iniziativa, l’ho colta subito per poter dare nel mio piccolo il mio contributo “fattivo” alla sensibilizzazione del problema. Urliamo, battiamoci, sensibilizziamo contro la violenza sulle donne”.
“Sono stati fatti tanti passi in avanti in termini di diritti, – dichiara la presidente della Consulta Emilia Pace – ma bisogna continuare per far sì che la violenza cessi insieme alla cultura patriarcale che affonda le radici in quella che è la storia e il ruolo della donna col susseguirsi del tempo nei vari periodi storici. È fondamentale infatti, dare un’impronta significativa per la causa, che possa essere simbolo di un cambiamento radicale”.