Va verso l’archiviazione il procedimento nei confronti di Toto Costruzioni per la morte di Salvatore Ada, l’operaio deceduto durante i lavori del Viadotto Ritiro.
Il sostituto procuratore Francesco Lo Gerfo ha chiesto l’archiviazione al gip per Paolo Toto, legale rappresentante della società, e per la stessa Toto. L’ipotesi di reato di omicidio colposo resta in piedi, invece, per l’ingegnere Dan Alpen e il geometra Natale Bommara, rispettivamente direttore e responsabile del cantiere.
Nel processo si sono costituiti come parte offesa i familiari del povero Ada, che sono rappresentati dagli avvocati Filippo Mangiapane, Vincenzina Colaci e Carmelo Mostaccio.
La svolta nelle indagini sembra sia arrivata alla fine degli accertamenti ordinati dalla Procura di Messina per ricostruire l’accaduto. I consulenti tecnici sono tornati in più momenti sul cantiere per effettuare diversi rilievi, mentre la Squadra Mobile ha acquisito tutti i documenti necessari a ricostruire qual era l’organizzazione di lavoro e lo stato della sicurezza nel cantiere. Sono stati sentiti anche diversi colleghi di Ada.
Oggi in molti, in prima fila Uil, sindacato di cui Ada faceva parte, hanno rivendicato e richiesto che a Salvatore Ada si dedichi il Viadotto una volta terminato. Ma ad oggi, con le vicende che conosciamo riguardo lo stato dei lavori e le difficoltà di Toto Costruzioni, i tempi di completamento dell’opera rimangono quantomai incerti.
Nei prossimi passaggi del procedimento le diverse parti coinvolte potranno consultare gli atti messi insieme dagli inquirenti, e poi formulare le proprie richieste. I familiari di Ada potranno stabilire se opporsi o meno alla richiesta di archiviazione della Procura.