Lo scambio degli auguri natalizi con i giornalisti messinesi è stata l’occasione per ribadire alcuni concetti chiave dell’Università di Messina. Fine del provincialismo e studenti al centro delle politiche dell’Ateneo.

Il rettore dell’Università di Messina, Salvatore Cuzzocrea, alla sua prima uscita da presidente della Crui, colloquiando con la stampa ha posto l’accetto sul cambio di passo dell’Università di Messina. “La nostra università – ha detto senza giri di parole – si sta togliendo di dosso quell’etichetta provinciale. Adesso il nostro Ateneo ha un respiro più nazionale e, se volete, anche internazionale“.

Cuzzocrea, in maniera chiara, polemizza con la precedente governance che, a suo dire, aveva relegato l’Università di Messina nell’ambito del provincialismo.

“Gli studenti – poi ha aggiunto – sono al centro delle politiche del nostro ateneo, da università dei pochi a università dei tanti. I nostri spazi sono aperti agli studenti, al punto che il Rettorato fino a tarda ora è aperto a chi ha voglia di studiare“.

Da presidente del Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane), Salvatore Cuzzocrea ha parlato del ruolo strategico del mondo accademico nell’ambito del PNRR.

“Sono convinto – ha detto – che gli investimenti del PNRR saranno efficaci solo se il sistema universitario sarà al centro del Piano nazionale di ripresa e resilienza. A ciò si aggiunga che oltre un miliardo di euro saranno assorbiti dai progetti per le residenze universitarie, anche se arriveranno altri fondi dopo l’incontro che ha avuto con il ministro Anna Maria Bernini“.