La foto dello striscione con il quale i tifosi, in maniera polemica, si sono rivolti a Babbo Natale per avere in regalo una vera società, ha fatto il giro del web.
Non è servita la provocazione per scuotere la società della famiglia Sciotto, che si è chiusa in religioso silenzio, nonostante la piazza cominci a rumoreggiare per l’ultimo posto in classifica e le continue umiliazioni.
La squadra è entrata di diritto nel guinness dei primati d’Europa per essere l’unica ad avere perso tutte le partite in trasferta. Uno sfregio alla fede giallorossa e alla fiducia dei tifosi riposta ad inizio stagione su questa società.
L’ultimo “ululato” della società risale a due settimane addietro, quando la famiglia Sciotto si è premurata a smentire una trattativa con un gruppo imprenditoriale di Dubai, capeggiato da un italiano che ha fatto fortuna negli Emirati Arabi.
Per Pietro Sciotto non c’è stata alcuna trattativa, ma solo il tentativo di un gruppo di affaristi che hanno cercato di prendersi la società. Una versione dei fatti che contrasta con la ricostruzione del nostro giornale che invece ha sentito la parte interessata e raccontato anche i dettagli. C’è stato un incontro fra le parti e anche la chiusura del presidente Sciotto che vuole tenersi stretto il “giocattolo” del Messina, come fosse – con tutto il rispetto – una delle tante società della provincia militanti nei campionati dilettantistici.
L’interesse del gruppo di Dubai c’è anche se oggi si è un po’ raffreddato: chiudere l’operazione prima di Natale avrebbe avuto un senso in chiave salvezza. Per la verità ancora oggi ci sarebbe il tempo con la campagna acquisti alle porte. Con forze economiche fresche si potrebbe tentare il miracolo e preservare la categoria che il presidente Sciotto – occorre sottolinearlo – ha regalato alla città. Ma di questo passo, con una crisi societaria evidente, una guida tecnica che non è mai esistita (Auteri si è rivelato un fallimento, peggio di lui Pitino), la squadra è destinata a tornare fra i dilettanti.
Sciotto che intenzioni ha? E’ la domanda che adesso dovrebbe porsi anche l’amministrazione comunale che in questa “partita” svolge il ruolo di playmaker. A proposito la convenzione del San Filippo è stata firmata?
La piazza attende uno scatto d’orgoglio di Pietro Sciotto, lo stesso avuto in estate quando decise di mettere in vendita la società ad 1 euro. Per poi ricredersi.
Se non ha intenzione di investire altre risorse, ripeta la provocazione perché oggi pare ci sia chi è disposto a farsi carico della società, per rilanciare il calcio a Messina.
La piazza si aspettava un regalo, ma a quanto sembra Babbo Natale si è smarrito fra i cammelli dei deserto.
Davide Gambale