«Un fatto politicamente increscioso e che manifesta la totale superficialità della maggioranza presente in Consiglio Comunale e di tutta l’amministrazione. Venerdì 30 dicembre pomeriggio era prevista la seduta con all’ordine del giorno la variazione di bilancio e l’approvazione dei debiti fuori bilancio. Seduta che si è svolta con votazione per la parte riguardante la variazione di bilancio e alcuni dei debiti fuori bilancio presenti nell’ordine del giorno. Successivamente, si è deciso di rinviare il resto della votazione alla mattinata del 31 dicembre.
Il gruppo Ora Sicilia era presente con il sottoscritto e il collega Zante, allo stesso modo erano presenti tanti consiglieri dei partiti di opposizione. Il numero raggiunto, però, era di una ventina di unità, nonostante la sola maggioranza sia formata da 20 consiglieri comunali.
Una volta iniziata la seduta sono stati votati alcuni dei rimanenti debiti fuori bilancio presenti nell’ordine del giorno, ma tutto si è fermato quando è arrivata un’amara e inaspettata sorpresa: all’ordine del giorno sono stati aggiunti ulteriori 17 debiti fuori bilancio che, però, non erano passati dalla commissione preposta. Il regolamento del Consiglio prevede che in caso di accordo tra le parti i debiti fuori bilancio possano essere votati senza il placet della commissione. Da stigmatizzare, tra l’altro, il comportamento di uffici che presentano tale quantità di debiti fuori bilancio il 31 dicembre. Vengano presentati per tempo così da dare alla commissione la possibilità di approvazione.
Una situazione assolutamente inaccettabile. Per questo motivo, quindi, ho preso parola per confermare la nostra presenza e voto sull’ordine del giorno previsto, ma che saremmo usciti per la parte riguardante i 17 nuovi debiti fuori bilancio.
Trovo inammissibile un simile comportamento. L’opposizione era presente in aula per il forte senso di responsabilità che il ruolo richiede, la maggioranza dov’era? Una maggioranza che – voglio ricordare nuovamente – è composta di 20 unità, necessarie per amministrare in totale controllo. Come può, allora, questa amministrazione chiedere la responsabilità di votare debiti, non passati prima in commissione, ai membri dell’opposizione? Dove è andata a finire la responsabilità politica e amministrativa della maggioranza?
La sgrammaticatura politica è gravissima. Nella passata amministrazione il Consiglio Comunale – sulla carta in opposizione al sindaco De Luca – venne accusato dal primo cittadino di non far muovere la macchina amministrativa. Di essere un freno a mano al lavoro del sindaco. Una delle tante menzogne dell’ex sindaco. Lo scorso Consiglio, infatti, non ha mai fatto mancare il numero legale in votazioni tanto delicate come quelle riguardanti la variazione di bilancio di fine anno. Era nostra abitudine, ogni 31 dicembre, essere presenti per il bene della città di Messina.
Infine, se alcuni consiglieri non hanno la possibilità di partecipare alle sedute d’aula – in quanto impegnati in altri incarichi – riflettano sulla possibilità di dimettersi lasciando il posto a chi può garantire presenza e responsabilità nei confronti della nostra città».
Lo dichiara in una nota il consigliere comunale Giandomenico La Fauci (Ora Sicilia).