La Regione Siciliana, attraverso un comunicato di qualche mese fa, ha diffuso il render di un documento di indirizzo alla progettazione che prevede la trasformazione dell’area Ex Sanderson in un grande polo fieristico congressuale, con tanto di torre panoramica, ristoranti, architettura di ispirazione zoologica con citazioni a Stefano D’Arrigo e una darsena per l’accesso via mare.
Sono previsti 4 anni di lavori per un costo di circa 50 milioni di euro.
L’associazione Ionio, nell’ambito dell’iniziativa Agorà di Quartiere, mercoledì 4 Gennaio, alle ore 10.00, presso la sala della I Circoscrizione a Tremestieri, insieme ad esperti, cittadini ed altre associazioni farà il punto su quest’ultima novità che riguarda un bene pubblico chiuso e inutilizzato
da troppo tempo.
“L’obiettivo è quello di avviare un confronto pubblico e democratico tra cittadini e istituzioni, per ottenere in tempi brevi la bonifica dell’area e immaginare la sua riqualificazione e apertura al pubblico attraverso una progettazione partecipata dalla cittadinanza. C’è bisogno di un progetto di
riqualificazione che esalti e valorizzi la memoria storica del luogo, sia sostenibile economicamente, realizzabile in tempi brevi e che risponda alle esigenze e ai desideri di chi vive o abita quel territorio”.
Spiegano dall’Associazione Ionio, anche Circolo Arci della zona sud di Messina.
L’area Ex Sanderson è un’area di circa 76.000 metri quadrati, dove sorgono i resti di una ex industria agrumaria, che agli inizi del novecento, figurava tra le più importanti e tecnologiche del Mediterraneo, poi acquisita dalla Regione Siciliana, mediante l’Esa (Ente per lo Sviluppo Agricolo
istituito nel 1965 e sottoposto alla vigilanza e tutela dell’Assessorato regionale all’agricoltura) e chiusa definitivamente alla fine degli anni 80′.
“Da allora è stata congelata dalla politica regionale, con
la complicità di quella comunale, nell’attesa di definirne altri riutilizzi: dalla realizzazione della nuova fiera ad area a servizio delle attività del nuovo Porto di Tremestieri, passando per eventuale sede
per l’installazione di impianti industriali di dubbia opportunità per la vicinanza alle abitazioni”.
Specificano in una nota i membri dell’Associazione.
“Nel frattempo l’Ente pubblico proprietario Esa, non avrebbe dovuto abbandonare l’area ma proseguire la sua mission originaria, con progetti di rifunzionalizzazione, come avvenuto per altri immobili di proprietà dell’Ente, presidiando dunque e utilizzando l’area per i suoi scopi, così da
evitare quello che poi è accaduto: incendi, vandalizzazioni e dispersione di sostanze tossiche”.
Viene chiarito.
Tante sono le proposte per un riutilizzo di quest’area, prendendo a modello realtà anche molto vicine, come i Cantieri Culturali della Zisa di Palermo, dove sono stati riqualificati i capannoni di uno storico mobilificio per un riutilizzo a fini sociali, culturali e ricreativi.
Questi saranno i temi che verranno affrontati al dibattito di Mercoledì 4 Gennaio, moderato da Eugenio Enea dell’Associazione Ionio, organizzato anche in collaborazione con la Pro Loco Messina Sud e al quale interverranno:
Luciana Caminiti, storica;
Massimo Lo Curzio, docente di restauro e riqualificazione spazio urbano;
Marco Mangano, dottore in ingegneria edile e per il recupero;
Marco Laquidara, Gruppo Scout Messina 14;
Ivan Tornesi, ProLoco Messina Sud;
Liana Cannata, assessore alle politiche giovanili del Comune di Messina;
Giuseppe D’Avella, Parliament Watch.
I seguenti interventi avranno lo scopo di chiarire il più possibile la storia della Sanderson, i progetti che negli anni si sono susseguiti per il recupero dell’area industriale e il potenziale di sviluppo, seguiranno gli interventi di quanti vorranno partecipare con il proprio contributo.