Il periodo anticiclonico si conclude nel modo più brusco e funesto.
Giá da qualche giorno la spinta dell’Anticiclone sta mostrando qualche segno di cedimento, a causa della genesi di una massa avvettiva d’aria fredda proveniente dal mare. Fino a oggi pomeriggio non abbiamo assistito a nulla di preoccupante poiché nessun alito freddo a 500 hpa ha avviato il braccio di ferro con la circolazione mite stagnante che va a dileguarsi.
Come riporta chiaramente il modello meteo Gfs, nelle prossime ore una ben strutturata saccatura (massa avvettiva di aria fredda) irromperá agilmente e come una lama nel burro scardinerá la moribonda muraglia di alta pressione.
Fra la serata e la prossima nottata, una determinante discesa di questa massa d’aria fara segnare una temperatura di -30 a 500 hpa (cioè all’altezza della media troposfera, circa 5500-5600 metri sul livello del mare) e una 0 a 850 hpa (sotto i 2000 metri) che spingeranno sulla costa Tirrenica Messinese proprio all’alba.
Suddetta stoccata sarà artefice di un profondo minimo depressionario dal valore di 1000 hpa (quindi al livello del mare), che si sposterà celermente fino a piazzarsi sull’Adriarico meridionale.
Durante questa parabola discendente, assisteremo ad un repentino quanto importante abbassamento dei geopotenziali, cioè il lavoro necessario a vincere la forza di gravità e spostare verso l’alto una massa d’aria (fino a 540 dam).
La Sicilia risentirá degli effetti del fronte freddo incalzante con un marcato peggioramento dovuto ai rapidi moti convettivi, ma soprattutto spingeranno turbinosi venti di maestrale, che andranno attenzionati soprattutto in discesa.
Con questo quadro sinottico ben delineato, le condizioni meteorologiche saranno marcatamente instabili e moderatamente perturbate, con cielo che spazierá dall’irregolarmente nuvoloso a parzialmente coperto.
La -30 a 500 hpa, l’umidificazione a 500 hpa, ben coadiuvati dal brusco ribasso dei geopotenziali, affolleranno il Tirreno di ammassi nuvolosi e cumulonembi (nubi a sviluppo verticale associata al fenomeno di instabilità) localmemente imponenti.
Il getto occidentale estenderá rapidamente questo incisivo raggrupamento temporalesco al Messinese Tirrenico e allo Stretto di Messina. Tuttavia, in questo contesto dei venti sará proprio il Messinese ionico ad essere interessato dai rovesci più dirotti, con accumuli anche superiori ai 50 mm.
In cittá la fenomenologia sará ciclica e inframmezzata da qualche temporanea stasi.
Non si possono escludere isolate manifestazioni grandinigene, con chicchi di piccole dimensioni.
Il nemico da fronteggiare sarà soprattutto il distruttivo mestrale (NW) che sul Tirreno meridionale non supererá quasi mai i 90-95 km/h, provocando una mareggiata erosiva ma non certamente eclatante.
I picchi ventosi saranno relegati pericolosamente a monte, di cui è responsabile l’effetto di discesa inevitabile in questi casi.
Sui Peloritani e sul Messinese ionico imperverserà accanitamente un mestrale micidiale e terrificante, con raffiche di ben 140-150 km/h Che potranno protrarsi insidiosamente almeno fino alle 18, cagionando criticità da preventivare.
Si consiglia pertanto di evitare assolutamente ogni spostamento non necessario lungo la costa ionica.
La temperatura subirá un sensibilissimo tracollo, con minime di 8° e una massima che non varcherá gli 11° in pieno giorno. La quota neve fluttuerà verosimilmente fra 1000 e i 1200 metri. Il tasso dell’Umidità relativa fará segnare valori mediamente elevati compresi fra il 50 e l’80%.
Le tendenze del tempo a medio termine prefigurano una momentanea tregua di bel tempo mercoledì, giornata tranquilla e ammansita da ampi rasserenamenti e aria secca.
Ma nessun anticiclone egemonizzerà il bacino centrale del Mediterraneo almeno fino al 17. Dinamicitá, grande frescura e finalmente piogge dissetanti. Un grazie di cuore e arrivederci.
Alessio Campobello