L’assenza delle condizioni minime di sicurezza, che devono portare al declassamento dell’A18 e A20, Cittadinanzattiva le ha segnalate nei giorni scorsi ai media, al prefetto di Messina, alla segreteria del Ministro Salvini, al Direttore generale della Commissione Europea per la mobilità e trasporti ed infine a Federico Musso ingegnere italiano che opera nella Commissione Europea DG GROW/B.3. La motivazione in sintesi del sequestro è chiarissima: “Il Cas, ha dimostrato totale inerzia e disinteresse davanti al concreto rischio di cedimento del viadotto Furiano direzione PA/ME”.
“Dopo questo ulteriore sequestro si attendono le dimissioni del direttore generale – afferma Domenico Interdonato – lo stop alle nomine dei vertici e lo stop alla procedura ministeriale per il rinnovo della concessione autostradale, fatta senza conoscere il degrado e senza ascoltare la protesta dei siciliani. Noi siciliani siamo vittime ed ostaggio della politica, che continua a nominare presidenti e consiglieri senza nessuna competenza in ambito autostradale. Le condizioni minime di sicurezza sono inesistenti, mancano le colonnine SOS su alcuni tratti, anche nelle pericolosissime gallerie, gli alberi di alto fusto a bordo strada sono spesso caduti sulle auto in transito, provocando incidenti e feriti, l’asfalto nuovo sull’A18 non drenante è stato ripristinato in oltre trenta tratti, continuamente si notano le fessurazioni color terra che dopo le piogge si trasformano in buche. Da Tremestieri fino a Rometta e oltre si notano restringimenti ad una corsia su quasi tutti i viadotti, chiaro segnale di allarme e di grande pericolo, lanciato dall’ing. Placido Migliorino ispettore ministeriale che ha messo a nudo la pericolosità dell’A18 e della A20. In questo caos la politica si è sempre mantenuta fuori solo sporadiche proteste mai finalizzate, mentre l’azione della magistratura sta evidenziando la gravissima situazione di pericolo”.