Oggi importante Commissione in Consiglio Comunale. E’ andata in scena la seduta da tempo attesa sulla vertenza Atm che tanto scompiglio sta creando, con forti tensioni tra sindacati e azienda partecipata. L’ultimo Consiglio sulla questione, con l’assenza dei sindacati, non invitati dal Presidente vicario Nello Pergolizzi, si era aggiornato con la richiesta dei consiglieri comunali di minoranza, accolta dal Presidente di Commissione Salvatore Papa, di convocare apposita Commissione trasporti con tutti gli attori interessati.
Presenti quindi i sindacalisti delle sigle Filt Cgil, Uiltrasporti, Orsa, Faisa Cisal, Ugl e i membri del Cda dell’azienda, compreso il Presidente Pippo Campagna.
Dopo un momento iniziale di “Ufficio Complicazioni affari semplici” come definito ironicamente dal consigliere PD Felice Calabrò, in cui non si riusciva a venire a capo dell’ordine e del metodo da usare per l’organizzazione degli interventi, e dopo la richiesta ripetuta e trasversale di diversi consiglieri affinché i sindacati parlassero per primi ed esponessero le criticità da loro evidenziate e le loro richieste, è iniziato il vero confronto.
Un lungo approfondimento durato ore, nonostante lo stesso Papa abbia più volte ricordato che la Commissione non è sede di composizione delle vertenze, ma luogo in cui a tutta la Città vengono rese pubbliche le problematiche che interessano tutti i cittadini.
Quali sono i punti sollevati dai sindacati, ed esposti dal segretario di Orsa Mariano Massaro?
In tutto questo certo, ammette Massaro che “per carità alla fine rispetto a quello che c’era prima Atm sta fornendo un servizio assolutamente credibile e su questo noi non mettiamo dubbi e diamo a Cesare quel che è di Cesare. Ma se abbiamo raggiunto l’efficienza fuori, noi chiediamo l’efficienza all’interno e il rispetto della dignità assoluta dei lavoratori perché quello è il primo vero simbolo di efficienza”.
Massaro, rispondendo al consigliere di maggioranza Francesco Cipolla, ha chiarito che certe cose accadevano in parte anche con le altre amministrazioni, “ma l’aumento dei provvedimenti disciplinari così non è stato mai visto”, e che sulle assunzioni a ruoli di responsabilità “c’è una maggiore apertura all’esterno”.
Sono intervenuti in seguito i consiglieri.
Giandomenico La Fauci capogruppo di Ora Sicilia ha chiesto che potesse parlare anche la Cisl che non lo aveva fatto e che di solito sembra essere in accordo con le strategie aziendali, ma su questo punto il Presidente di Commissione ha spiegato che “tutti hanno avuto facoltà di parlare, Cisl non l’ha usata”. Nel suo intervento La Fauci ha chiarito che sarebbe stato meglio avere il confronto in Consiglio piuttosto che in Commissione, per dare a tutti i colleghi l’opportunità di partecipare. E poi ha ricordato “ho presentato in passato interrogazioni su Atm anche alla parte politica. Ho ottenuto solo risposte evasive su avanzi di carriera, sul fatto anche che nei capolinea ci sono i bagni chimici, ed è una cosa allucinante e assurda. In Atm, va detto fa sciopero il 90% dei lavoratori, qualche problema c’è”.
Ed ha aggiunto: “Mi sono confrontato con alcuni lavoratori e mi hanno raccontano il clima che c’è. Ci sono persone che si sono dimesse dopo tanti anni di lavoro da un posto a tempo indeterminato per andare a lavorare altrove, chi lo farebbe? Una persona che magari non sta più con la testa o una persona che magari non riesce più a sopportare il clima che si vive in questa azienda?”.
Con il suo tono spesso ironico ed arguto il Consigliere Calabrò ha detto, rivolgenosi ai sindacati: “Avrò, rispetto alle vostre rivendicazioni, il beneficio del dubbio, perché se tutto quello che voi avete sostenuto e che io ho qui scritto è vero qui dobbiamo chiedere una commissione d’inchiesta extraparlamentare”.
“Finché ci sarà un disagio chi ha potere è obbligato a eliminarlo. – ha spiegato – Dalla rappresentazione fatta dai sindacati qui abbiamo un disagio enorme all’interno dell’azienda. Dobbiamo accertare che tutti coloro i quali partecipano all’attività di atm lo facciano a cuor leggero, lo facciano tranquilli senza essere oggetto di atti di imperio questo è importante perché altrimenti quelle persone la vivranno male e potranno andare a recare dei disservizi”.
Ha rilanciato poi sugli avanzamenti di carriera “ho visto delle persone addirittura che sono arrivate all’atm in distacco, assunti a tempo indeterminato con qualifiche altissime. Sicuramente avranno le competenze però i dubbi vengono su queste cose, dobbiamo chiarire su queste cose. Chi assolve a una funzione pubblica deve essere cristallino”.
Poi è intervenuto sui presunti guasti, sul problema scoperto di recente del rischio ecologico al piazzale Atm, sulla trasparenza delle spese aziendali che “non appaiono sul sito”.
La notizia più importante la dà però il consigliere di Fratelli d’Italia Dario Carbone, che anticipa una Commissione d’inchiesta speciale sulla vertenza.
Il suo collega invece, il capogruppo Libero Gioveni, chiede invece che si vada oltre, affidando i verbali della seduta alla Procura della Repubblica affinché possa svolgere accertamenti.
La consigliera PD Antonella Russo si spinge invece a chiedere le dimissioni del Presidente Campagna, perché “o smentisce quanto riportano i sindacati e mi dicono alcuni lavoratori che mi fermano per strada, o allora non è capace di mantenere un clima sano in azienda e deve dimettersi”.
Il Presidente Campagna ha risposto ai sindacati ed ai consiglieri e accusa i primi di aver disertato tutte le convocazioni in azienda. Ribadisce che sono stati assunti 234 lavoratori a tempo indeterminato per porre fine al ricatto sugli interinali, che nessuno è stato licenziato, che molti autisti assunti fuori sono poi tornati a Messina e che chi ha lasciato il lavoro si conta sulle dita di una mano e avrà motivi personali. Rivendica “l’aumento degli abbonamenti del 29% e delle vendite di biglietti del 10%”, ringrazia i lavoratori per questi risultati ma sostiene che si debbano sanzionare quelli che il lavoro non lo svolgono.
Ha chiarito che “gli autisti intanto sono 296 non 200, quindi qualcuno si confonde” e che sono aumentati con la nuova azienda. Che non ci sono forzature sugli straordinari, perché ci sono anche dipendenti che non ne fanno o ne fanno pochi”. Sulle esternalizzazioni: “noi abbiamo internalizzato il servizio manutenzione e quello delle pulizie” . ha poi ancora rivendicato l’aumento dei mezzi e la loro sicurezza ed efficienza e rammentato il fatto che chi dirà che le vetture non sono sicure sarà denunciato.
Michele Bruno.