È stata parzialmente annullata la sentenza della Corte di Appello sul procedimento, avviato dalla Procura di Messina, contro il presunto falso dei Bilanci comunali del periodo 2009/2012 del Comune di Messina. Il processo si era concluso in primo grado con la condanna dei soggetti imputati, tra cui l’ex sindaco Giuseppe Buzzanca, la giunta comunale, i dirigenti dei dipartimenti comunali e i revisori contabili. Sentenza che era poi stata ribaltata dalla Corte di Appello di Messina, che decise di assolvere tutti gli imputati.

Ieri però si è svolto alla Corte di Cassazione il ricorso presentato dalla parte civile, Rosario Cucinotta, con cui si chiede l’annullamento della sentenza della Corte di Appello. La Corte di Cassazione, con provvedimento assunto in tarda serata, ha parzialmente annullato la sentenza della Corte di Appello ai soli effetti civili, rinviando il procedimento innanzi alla competente Corte di Appello di Messina – Sezione Civile per la determinazione del danno (eventuale) subito da Rosario Cucinotta, parte civile nel procedimento per il mancato pagamento degli incarichi legali per conto del Comune di Messina.

La stessa Cassazione ha però dichiarato inammissibile il ricorso per alcuni imputati, tra cui l’architetto Vincenzo Schiera, rappresentato dall’avvocato Massimiliano Pantano, e sostanzialmente per gli altri dirigenti coinvolti, ritenendoli estranei al procedimento e quindi confermando l’assoluzione pronunciata per questi dalla Corte di Appello di Messina. Pertanto, Schiera e dirigenti risultano assolti con la formula piena da tutti i capi di imputazione perché il fatto non sussiste.