Un Messina cinico al Franco Scoglio quello che strappa il pareggio insperato contro la capolista Catanzaro, in casa propria.
Dopo tre vittorie consecutive ed il 18esimo posto agganciato, partendo dall’ultima posizione, continua a funzionare la “Cura Raciti”.
Pagano la strategia del Presidente Pietro Sciotto di chiamare in riva allo Stretto il nuovo allenatore ed il nuovo Direttore sportivo Pasquale Logiudice, ma soprattutto la campagna acquisti di Gennaio.
Non è una partita facile però e non poteva esserlo contro un avversario di tale portata. Catanzaro è considerata l’ammazza record, con 64 punti in classifica ed un vantaggio di 8 punti sull’inseguitrice Crotone, 20 vittorie, 4 pareggi e nessuna sconfitta finora.
I calabresi partono subito con il pallino del gioco concretizzato col primo squillo alla porta difesa da Ermanno Fumagalli. L’estremo difensore è ben posizionato, tiro comunque centrale, ma il portiere rivendica un fuorigioco che non viene concesso dal guardalinee Crovatto.
Dopo i primi palloni, attorno al decimo minuto e successivi Messina molto sotto pressione con diverse incursioni del Catanzaro.
Successivamente arriva la tegola. Lorenzo Catania subisce uno stop e viene cambiato con Carmine Iannone. Non ci voleva per i biancoscudati.
Attorno al primo quarto d’ora un colpo di testa di Pietro Iemmello mette i brividi ai tifosi messinesi. È traversa per fortuna, ma è un’ altra occasione della capolista, Fumagalli sarebbe stato battuto.
Attorno al 20′ Andrea Ghion cade a terra in area. Non c’è nulla per il Direttore di gara, che userà questo metro in modo coerente per tutta la partita, lasciando molto giocare ed evitando di fischiare molti contatti.
In seguito qualche momento di leggero nervosismo per gli ospiti. Prima un fallo di Enrico Brignola su Iannone al 22′. Poi un altro fallo di Iemmello su Celesia e primo giallo per i calabresi al 23′.
Torna a farsi sentire pericolosamente avanti la capolista. Fallo su Ghion al 26′ e punizione da buona posizione per Catanzaro. Brignola spara alto sopra la traversa. Fumagalli viene ammonito per perdita di tempo al rinvio al 27′, come la scorsa volta contro Avellino. È davvero un vizio per il portiere ex Viterbese.
Il Messina finora non è riuscito a realizzare una vera incursione offensiva in area avversaria, schiacciato completamente sulla propria metà campo.
Al 31′ arriva il primo timido squillo anche per i peloritani. Primo angolo per il Messina conquistato da Fiorani. Mischia pericolosa, si stava fiondando sul pallone Berto, si getta sul pallone e blocca Fulignati, chiamato in causa per la prima e unica volta nel primo tempo. Poi rapido ribaltamento di fronte con fuorigioco di Iari Vandeputte.
Al 33′ para Fumagalli su colpo di testa di Vandeputte, poi pescato in fuorigioco al 34′. Fumagalli decisamente il migliore dei suoi in questo primo tempo, ripetendo l’ottima prestazione del turno precedente. Para tutto quello che può.
Al 36′ angolo per Catanzaro, la chiude fuori il centrale portoghese Helder Balde. Sull’angolo calciato da Brignola Luca Martinelli dal limite spara alto.
Ammonito Leonardo Perez per proteste al 39′.
43′ Fumagalli ancora provvidenziale su tiro di Luca Verna, deviato in calcio d’angolo. Poi parata su colpo di testa di Scognamillo, facile per lui bloccare. Dopo l’angolo resta a terra Cristian Celesia e interviene l’infermeria. Ad ogni modo si rialza, tutto a posto.
Vengono assegnati 4 minuti di recupero. Messina che tra impegno e fortuna ha tenuto fino ad ora. Al 48′ Gran tiro da fuori di Vandeputte, parata efficace anche se imprecisa e di respinta ancora di Fumagalli, che devia in angolo.
Ma la strenua difesa dei padroni di casa cede proprio all’ultimo di recupero del primo tempo. Segna da 25 metri con un gran gol proprio Luca Verna.
Sono 800 i tifosi venuti da Catanzaro ed alloggiati nel settore ospiti. Tuttavia non mollano mai quelli di casa. Ottimo il loro atteggiamento. Hanno cercato di tenere alto il morale dei giocatori con i loro cori anche nel momento più difficile, quello dello svantaggio.
Messina inizia il secondo tempo con timide incursioni tra cui una di Andrea Mallamo.
Al 52′ fuorigioco di Iemmello a tu per tu con Fumagalli. Poi un angolo non concesso al 56′ su incursione di Perez al Messina ed un fallo non fischiato su I.Balde al ’59, coerentemente con il metro usato finora.
Al 60′ ammonito Stefano Scognamillo per fallo su Marco Fiorani che è costretto ad uscire. Entra Amara Konate. Entra anche Davis Curiale per Perez. Saranno decisivi i cambi stabiliti da Mister Ezio Raciti.
Konate infatti, dopo un guizzo irresistibile, mette dentro per Ibourahima Balde al 63′. Arriva il pareggio inatteso. Dopo un bellissimo uno-due con Lamine Fofana, il Messina riacciuffa la partita con il primo vero squillo biancoscudato. C’è più corsa con l’ingresso del guineano. Scelta azzeccata per l’allenatore che ha cambiato volto alla compagine peloritana. Quarto sigillo in Serie C per lo spagnolo di origine senegalese, fratello del più famoso Keita (ex Lazio, Inter e Cagliari). L’acquisto forse più importante di questo Gennaio. Curva di casa in tripudio.
Messina decisamente più in palla adesso, galvanizzato dal gol. Occasione per il 2 a 1 con la corsa di Curiale che tira impattando sul portiere dei calabresi Andrea Fulignati, chiamato in causa per la prima volta.
Entrano Pontisso, Curcio e Cianci per Verna, Brignola e Iemmello. Mister Vivarini vuole dare una scossa ai suoi cambiando però inaspettatamente tra i più attivi e pericolosi nel primo tempo.
Al 71′ il Catanzaro protesta per una mano di Gabriele Berto, tuttavia vicina al corpo.
Al 72′ entrano i sanitari per medicare Helder Balde. Cambio con Ferrini e Marino per i due omonimi Balde.
Attimi convulsi in area biancoscudata tra 82′ e 84′, Messina in difficoltà ma che se la cava con fortuna. Catanzaro che fa possesso e spinge alla ricerca disperata della vittoria.
86′ testa di Curcio in area di rigore che rischia il 2 a 1, ma colpisce alto.
Vengono assegnati 6 minuti di recupero per le molte interruzioni. Curcio spara alla sinistra di un Fumagalli già battuto al 92esimo. Lasciato quasi solo davanti al portiere. Occasione sprecata dagli ospiti per vincerla.
Al 94′ ancora rischi in una situazione confusa, poi blocca Fumagalli. Si chiude al 96′ dopo un fallo su Fofana a centrocampo, con il Messina che può rifiatare. Un pareggio che sa di grande vittoria, un ottimo punto per i ragazzi di Mister Raciti.
Michele Bruno.
Tabellino:
MESSINA (4-2-3-1): Fumagalli; Baldè (74′ Marino), Celesia, Ferrara, Berto; Mallamo , Fofana; I. Balde (74′ Ferrini), Catania (14′ Iannone), Fiorani (61′ Konate); Perez (61′ Curiale). A disp.: Lewandowski, Daga, Filì, Versienti, Fiorani, Konate, Marino, D’Amore, Iannone, Zuppel, Grillo, Curiale. All. Raciti-Cinelli.
CATANZARO (3-5-2): Fulignati; Martinelli, Brighenti, Scognamillo; Situm (81′ Rolando), Verna (69′ Pontisso), Ghion, Brignola (69′ Curcio), Vandeputte; Iemmello (69′ Cianci), Biasci. A disp.: Sala, Grimaldi, Fazio, Gatti, Megna, Tentaroni, Welbeck, Rolando, Pontisso, Katseris, Curcio, Cianci. All.Vivarini.
ARBITRO: Nicolini di Brescia (Cravotta-Bianchini).
MARCATORI: 49′ Verna, 63′ Balde.
NOTE: Ammoniti: Iemmello, Fumagalli, Perez, Brignola, Scognamillo.