Nell’agenda politica della Lega è entrata la “questione siciliana”. Per il momento il leader nazionale ha congelato la vicenda, in vista delle elezioni che vedranno al voto regioni strategiche come Lombardia e Lazio.

Nino Minardo rimane al suo posto, ma dopo le consultazioni elettorali inizierà il risiko delle nomine in Sicilia. Salvini deve dipanare la matassa che si venuta a creare in Sicilia, dopo le tensioni venute fuori all’indomani del voto dello scorso 25 settembre. Di fatto, c’è un gruppo emergente che sul campo ha dimostrato di avere una forza maggiore di quello storico, guidato da Nino Minardo.

Il “gruppo Sammartino” chiede maggiore spazi e quindi maggiore rappresentatività in seno al partito politico di Matteo Salvini. Il “gruppo dei quarantenni”, del quale fa parte anche il messinese Nino Germanà, diventato uno dei colonnelli del leader Salvini, si sta facendo largo rispetto alla governace regionale.

Nino Minardo è il segretario regionale in carica, ma la sua permanenza ormai è a termine. Ad inizio settimana a Roma, lo stesso Salvini ha incontrato il suo segretario siciliano e gli ha garantito la carica fino alle elezioni regionali. Poi il testimone passerà con molta probabilità nelle mani dell’eurodeputata Annalisa Tardino, in vista della nomina del nuovo segretario.

Il “gruppo dei quarantenni” vede bene alla guida del partito il messinese, Nino Germanà, eletto senatore alla scorsa tornata elettorale, e premiato da Salvini con la nomina a vice capogruppo della Lega al Senato.