Un Messina rapace espugna il Guariglia di Agropoli per 2 a 1. Battuta la Gelbison in una gara difficile e combattuta in cui il Messina ha sfruttato cinicamente tutte le occasioni avute e ha sofferto il possesso palla dei padroni di casa. Non quindi un ottimo Messina, non ancora tornato brillante come nelle partite che hanno preceduto la sconfitta in casa del Giugliano. Un Messina che non parte benissimo nel primo tempo, facendo fare quasi tutta la partita agli avversari. Meglio nel secondo. Ciò che conta però è il risultato finale.
Da segnalare tanto le contestazioni degli ultras nostrani nei confronti del Presidente dell’ACR con lo striscione “Sciotto Vattene” sugli spalti. E le continue contestazioni e offese spesso gratuite dei tifosi campani nei confronti del Direttore di Gara De Angeli della sezione di Milano.
PRE – PARTITA
Un Messina che gioca uno scontro salvezza contro una Gelbison che si trova a otto punti di vantaggio nel Girone C di Serie C, al 14esimo posto. Messina che infatti con questa vittoria riduce a – 5 a distanza dai cilentini. Biancoscudati che rimangono in 18esima posizione ma che hanno più chance per la salvezza diretta, a un punto dalla Turris e a -4 dal Potenza.
Novità inattese nella formazione schierata da Mister Ezio Raciti. Antonino Ragusa gioca dal 1′. Scelta inattesa viste le dichiarazioni di Raciti in conferenza stampa sulla necessità di preservare il ragazzo e aumentarne gradualmente il minutaggio. Prende il posto di Versienti che ha giocato le ultime partite dimostrando affidabilità, e che entrerà nel secondo tempo.
In campo anche Pasqualino Ortisi dal primo minuto alla prima da titolare, schierato non per Celesia ma come laterale nella trequarti, al posto di uno sfortunato Ibou Balde che ha avvertito un risentimento muscolare prima dell’incontro. Una grave assenza quella del mattatore delle ultime gare dei peloritani.
Titolare anche Trasciani, che torna dopo diverse partite in panchina. Era in ballottaggio con Ferrara e lo ha vinto.
Da segnalare un minuto di silenzio per le vittime del terremoto in Turchia e Siria.
PRIMO TEMPO
Un Messina con poche idee ma confuse quello visto nella prima frazione di gioco. Una Gelbison più in palla e molto reattiva. L’illusione di un Messina diverso la dà il primo vero squillo, dopo i primi minuti di studio senza nessuna occasione. E’ infatti il Messina a sbloccarla subito e portarsi in vantaggio. Arriva un corner per i biancoscudati assegnato dopo un contropiede innescato da Leonardo Perez all’8’. Sugli sviluppi bordata da 20 m di Oliver Kragl che firma l’1 a 0 spiazzando col sinistro un Anatrella immobile. Poco dopo (11’) Kragl ancora dalla trequarti la mette dentro per Berto che spara fuori alto di testa.
(13’) Risponde quasi subito la Gelbison con un uno-due e tiro di Uliano che finisce sull’esterno della porta dalla parte destra rispetto a Fumagalli. E’ una Gelbison in crescendo, che da questo momento metterà sotto pressione la difesa peloritana, prima con Tumminello al 15’ che di testa su un traversone di Loreto tira troppo alto, poi al 17’ con il sinistro di De Sena da 20 m che batte Fumagalli. Tra l’altro non il suo piede preferito. E’ la sesta rete in campionato per lui. Ma soprattutto il gol che ristabilisce la parità.
Non si ferma la Gelbison che vuole raddoppiare, senza riuscirci. Al 20’ Nunziante con un numero si libera sulla corsia destra e trova libero in area un compagno, tiro e Fumagalli blocca. Poi ancora lui al 23′ con un altro tiro da 20 m non trova la porta. Troppo alto e potente. Messina sparito dopo il gol della Gelbison.
Al 21’ da far notare questo episodio. Esce De Sena per problema muscolare, ma ci prova e ritorna in campo. Non è al meglio però e si vede, non è quello che ha segnato il gol dell’1 a 1.
Una sporadica occasione per il Messina. Al 29’ Berto trova Ortisi, dopo un recupero di palla nella metà avversaria. Il centrocampista del Messina spara un diagonale insidioso deviato in angolo da Anatrella. Al 28’ un curioso dribbling di Fumagalli in area di rigore. Il portiere peloritano si prende diverse licenze in questa frazione, ma sempre in maniera efficace. Lo stesso Fumagalli si ritrova due volte a terra. Forse accusa ancora dopo qualche minuto il colpo precedente con De Sena.
Ancora Gelbison al 40’: Nunziante per Tumminello che colpisce di testa su Fumagalli, che blocca. Al 43’ una mischia pericolosa in cui il Messina si salva grazie a Fumagalli che fa sua ancora una palla che vagava verso la porta. Vengono dati 3 di recupero e il Messina chiude inaspettatamente in attacco con una punizione di Kragl.
SECONDO TEMPO
Confusione nell’area biancoscudata al 49’, parte forte la Gelbison, ma nulla di fatto per i cilentini. Il primo vero squillo arriva al 52’ con Ortisi che prova un timido tiro, comodo per il portiere rossoblu.
Al 54’ De Sena, autore del gol e migliore in campo per i campani, lasciato colpevolmente solo in area, viene fermato da un gran Fumagalli che devia, ben posizionato. Poi sul contropiede appena successivo Perez scivola in area. Buona occasione sprecata.
Nonostante il copione sia lo stesso del primo tempo, con la Gelbison che attacca e il Messina che si difende è ancora Olly Kragl, che al 61’, nuovamente da 20 m, mette a segno un eurogol, stavolta più difficile del primo, con tutti i rossoblu chiusi nella propria metà campo. Il tedesco trova una bordata che si infila tra le maglie avversarie e piega le mani di uno sfortunato Anatrella. C’è la deviazione ma anche la rete.
(64’) Esce fuori Perez che ha fatto una buona partita, entra Curiale.
Adesso giocano più gli ospiti, galvanizzati dal gol, fatta eccezione per un tentativo di testa telefonato di De Sena al 61’ per Fumagalli, che abbraccia il pallone senza patemi. Al 72’ Kragl favorito da un rimpallo sull’azione di Curiale si inserisce in area e trova un diagonale ravvicinato che per poco non insidia Anatrella. Poi il tedesco del Messina rimane a terra e viene soccorso. Esce zoppicante. Non una buona notizia per i biancoscudati, nonostante l’Ex Frosinone provi a rialzarsi sulle sue gambe. Finora era stato il migliore in campo in assoluto, con una prestazione da incorniciare. Entrerà Versienti al 76′, ed un minuto dopo proverà già un tiro. Un po’ velleitario il tentativo, va fuori di molto. La Gelbison non ha più trovato la buona condizione del primo tempo, anche in zona offensiva i campani della provincia salernitana sono poco incisivi. Più pericoloso il Messina in contropiede.
Certamente torna a fare possesso ed attaccare negli ultimi 20 minuti di gara più la formazione rossoblu, ma senza grandi idee ed occasioni. All’83’ rischiano Fumgalli e i difensori del Messina. Una palla aerea che nessuno prende dà quasi la possibilità di un tiro a porta vuota dei padroni di casa. La Gelbison preme ancora senza trovare occasioni nitide. Al 90’ una punizione di De Sena da 30 m finisce sopra la traversa. Vengono assegnati 5 minuti recupero, poi allungati a 6, nei quali però non accade nulla di diverso e degno di nota.
2 a 0, ancora Kragl L’abbraccio dopo il gol
Michele Bruno.
TABELLINO:
GELBISON (3-5-2): Anatrella; Granata, Cargnelutti, Gilli; Nunziante (82’ Kyeremateng), Uliano, Papa, Graziani, Loreto; De Sena, Tumminello. Allenatore: Fabio De Sanzo
MESSINA (4-2-3-1): Fumagalli; Berto,Trasciani, H. Balde (59’ Ferrara), Celesia; Fofana, Fiorani; Ragusa(64’ Marino), Kragl (76′ Versienti), Ortisi; Perez (64’ Curiale). Allenatore: Ezio Raciti.
MARCATURE: 9’ – 61’ Kragl, 17’ De Sena
SQUADRA ARBITRALE: De Angeli di Milano (Decorato-Fracchiolla).
AMMONITI: 15’ Balde, 32’ Ortisi, 39’ Celesia.
L’esultanza 1 a 0, il gol di Kragl 2 a 0, ancora Kragl L’abbraccio dopo il gol