Al via il progetto di inclusione frutto della sinergia tra l’UOC di Neuropsichiatria Infantile dell’AOU “G. Martino” e la Società SSD Camaro 1969. Accrescere l’autostima e abbattere ogni forma di discriminazione favorendo l’inclusione sociale. Sono alcuni degli obiettivi principali che caratterizzano il progetto “Lavorare con (dis)abilità”, presentato stamani nella sala ovale del Comune di Messina. Grazie a questa iniziativa – frutto di un protocollo d’intesa siglato tra l’AOU “G. Martino” di Messina e la Società SSD Camaro 1969 – quattro ragazzi affetti da disturbo dello spettro autistico lavoreranno, con un regolare contratto, all’interno dell’area ristoro dell’ “Ambiente Stadium” di Bisconte, di proprietà del Comune di Messina.
Un progetto che accoglie la sfida di un reale inserimento sociale per ragazzi e giovani adulti con Disturbo dello Spettro Autistico. Sono 4, tutti maggiori di 16 anni, i ragazzi che inizieranno nei prossimi giorni e che sono stati selezionati sulla base di criteri clinici specifici, presso gli ambulatori del percorso Autismo Il Brucaliffo, dell’UOC di Neuropsichiatria Infantile diretta dalla Prof.ssa Gabriella Di Rosa.
“Il ruolo dell’équipe dell’azienda ospedaliera universitaria – ha sottolineato la Prof.ssa Di Rosa – non è solo quello di tracciare il profilo più appropriato, ma prevede anche un affiancamento al datore di lavoro e ai tutor che li guideranno affinché siano preparati alla comprensione di diversi funzionamenti emotivi e alla gestione dei ragazzi, sia nei rapporti sociali che professionali”. Una sinergia quella sviluppata che, in linea con i valori tipici dello sport, punta sul gioco di squadra e mira ad una presa in carico globale del paziente, guidandolo nel corso del suo sviluppo e della sua crescita. Un progetto pilota in ambito territoriale che potrebbe fornire un modello da esportare anche per altri pazienti affetti da un disturbo del Neurosviluppo.
Hanno lavorato in modo assiduo per pianificare e concretizzare il progetto la dott.ssa Marilena Briguglio, neuropsichiatra infantile, responsabile del Brucaliffo Percorso Autismo, la neuropsichiatra Dott.ssa Valentina Colucci e la dott.ssa Francesca La Fauci Belponer, neuropsicomotricista. Oggi, durante la conferenza stampa la dott. ssa Briguglio e la dott.ssa Belponer hanno descritto le caratteristiche del progetto mettendo in evidenza il valore e l’importanza che esso riveste per i ragazzi, e non solo: un’esperienza che determina una crescita anche per coloro che accoglieranno questi ragazzi.
“Mi auguro che questo importante progetto – ha detto il Rettore, Prof. Salvatore Cuzzocrea – sia solo il primo di tanti altri e che anche altre associazioni ed enti possano in futuro pensare a programmi simili per abbattere le barriere sociali e professionali, che troppo spesso sono causa di isolamento per questi giovani ”.
“Abbiamo sostenuto e incoraggiato la realizzazione di tale progetto – sottolinea il Direttore Sanitario dell’AOU “G. Martino” dott. Giuseppe Murolo – perché siamo convinti che, specie nel caso di alcune patologie, sia essenziale andare al di là delle mura ospedaliera. Operare in sinergia con il territorio può fare la differenza laddove le terapie non sono farmacologiche, ma soprattutto relazionali. Un ringraziamento va certamente alla società sportiva SSD Camaro 1969 per la sensibilità dimostrata: l’attenzione verso un progetto che promuove l’inclusione può anche servire da modello e esempio per altre aziende presenti sul territorio cittadino”.
“Sono felice e particolarmente emozionato per l’avvio di questo progetto che, dopo tanto lavoro, è finalmente pronto a trovare attuazione – ha detto Pierluigi Parisi, promotore dell’iniziativa -. Ringrazio infinitamente il Policlinico di Messina e la società Camaro, grazie al cui impegno sarà offerta un’importante occasione lavorativa a dei ragazzi che altrimenti, specie dopo aver terminato gli anni della scuola dell’obbligo, rischiano di rimanere isolati nelle loro camerette e con il solo supporto delle proprie famiglie. Così invece questi ragazzi avranno la possibilità di apprendere e sviluppare nuove competenze ed affacciarsi nel mondo del lavoro, crescere umanamente, socializzare. Mi auguro che questo progetto possa fungere anche da modello e fonte di ispirazione per altre aziende e società, e che in tanti possano dar vita ad iniziative del genere, che possa rappresentare un primo piccolo ma significativo passo per una grande causa”.
Così Antonio D’Arrigo, Presidente SSD Camaro 1969: “ Fin dall’avvio della nostra attività abbiamo dedicato la necessaria attenzione al sociale e dato vita ad iniziative finalizzate a sostenere le fasce più deboli e bisognose di supporto. Parallelamente alla creazione del punto ristoro all’interno del “L’ambiente Stadium”, abbiamo portato avanti il progetto “Lavorare con (dis)abilità”. A darci lo spunto un servizio delle Iene che raccontava dell’iniziativa avviata da una pizzeria. Ne ho subito parlato con l’amico Pierluigi Parisi, attento e sensibile a queste tematiche, e lui, a sua volta, ha trovato immediatamente il favore e il supporto del Policlinico di Messina, che ringrazio personalmente e a nome della società che presiedo per la disponibilità e l’indispensabile collaborazione. I ragazzi avranno la possibilità di lavorare non solo all’interno di un locale, ma per di più a stretto contatto con il mondo dello sport, che da sempre favorisce la socializzazione e lo spirito di aggregazione. Speriamo che il nostro non resti un caso isolato ma che possa servire da stimolo e da esempio anche per altre attività, in qualunque settore lavorativo”.
Alla conferenza stampa sono intervenuti anche l’Assessore alle Politiche Sociali Alessandra Calafiore e l’Assessore alle politiche Sportive Massimo Finocchiaro.