Un ricorso al Tar potrebbe stoppare l’insediamento del consiglio camerale. O comunque potrebbe determinare ulteriori rinvii. Lo hanno depositato gli avvocati Antonio Catalioto ed Andrea Caristi per conto di Confinprenditori Sicilia, associazione datoriale esclusa dalla corsa alla Camera di Commercio di Messina.

Il procedimento è stato avviato – si legge nel ricorso – sulla base di un presunto diniego all’esercizio del diritto di accesso agli atti amministrativi, in violazione della legge 241 del 1990.

Nello specifico, essendo stato negato l’accesso ai documenti amministrativi, sarebbe stato impedito a Confimprenditori di esercitare un controllo di legittimità degli atti depositati dalle altre associazioni datoriali.

E proprio mentre si stavano completando gli “accordi” politici per la definizione della nuova governance ecco arrivare i ricorso che chiama in causa non solo la Camera di Commercio di Messina ma anche l’assessorato regionale alle Attività produttive e tutte le altre associazioni datoriali che adesso dovranno costituirsi nel giudizio.

I legali di Confimprenditori chiedono espressamente che “vengano annullate gli atti impugnati”. In buona sostanza chiedono l’azzeramento degli atti compiuti per la definizione delle procedure che hanno portato all’assegnazione dei seggi.

Un autentico fulmine a ciel sereno che potrebbe dilatare nel tempo l’insediamento dei nuovi consiglieri e quindi la formazione della giunta di governo della Camera di Commercio.