“Al termine della partecipatissima Assemblea dello scorso 26 gennaio presso il Castello Gallego di Sant’Agata di Militello, i sindacati hanno approvato all’unanimità un documento”. Le organizzazioni vogliono “respingere con forza e determinazione i disegni di privatizzazione dell’ospedale di Sant’Agata di Militello. Coinvolgere le popolazioni del territorio nebroideo per difendere la sanità pubblica, l’obiettivo. Abbiamo anche chiesto un urgente incontro all’assessore regionale alla salute Giovanna Volo per aprire un confronto permanente per rilanciare il presidio di Sant’Agata di Militello”.
La richiesta era “di assumere personale medico ed infermieristico per garantire i livelli essenziali di assistenza nelle varie Unità operative (anestesisti, chirurghi, ortopedici, cardiologi, ecc.)”.
Così esordiscono in una nota i sindacati FP Cgil, Uil Fpl, Spi Cgil, Uil Pensionati, Fials, Nursind e Nursing up.
“In questo quadro, è, inoltre, indispensabile l’attivazione dei posti letto Utic previsti dalla dotazione organica e la riapertura del Punto Nascita. Questo per garantire le donne di tutti i comuni del distretto sanitario di Sant’Agata di Militello, per evitare disagi e gravi rischi provocati dal trasferimento in presidi ospedalieri a parecchi chilometri di distanza”. Così hanno dichiarato Pietro Patti e Ivan Tripodi, segretari generali di Cgil e Uil Messina.
“Per proseguire la mobilitazione, Sabato 4 marzo alle 10.00, presso l’area antistante l’ospedale di Sant’Agata di Militello, si terrà un Sit-In per rilanciare le problematiche dell’ospedale e della sanità nei comuni nebroidei”.
Così concludono i sindacati. Già il 26 Gennaio scorso, come hanno spiegato, si era svolta un’assemblea popolare organizzata dagli stessi. Le organizzazioni danno insomma seguito ai loro intenti di salvaguardare il presidio sanitario del Comune nebroideo.