“Abbiamo registrato la fattiva disponibilità dell’Amministrazione comunale, del sindaco – dichiarano il segretario generale della Cgil Messina Pietro Patti e il segretario generale della Filt-Cgil Carmelo Garufi – perché la Casa dei Rider diventi presto realtà anche a Messina, come già avvenuto in altre città, accogliendo la richiesta della Cgil di creare un luogo a disposizione di tutti i lavoratori del food-delivery”.
Una Casa per i Rider, che non hanno un luogo fisico di lavoro
Un’iniziativa per migliorare le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori del settore. E’ ancora in fase di realizzazione ma ha visto ieri un incontro tra il sindaco e gli esponenti della Cgil.
“Importante – evidenziano Patti e Garufi – la condivisione del Comune per venire incontro alle esigenze di lavoratori che subiscono tante difficoltà e rischi. Il progetto nasce dalle rivendicazioni dei rider, sostenute dalla Cgil, affinché in città ci sia un posto in cui i rider trovino riparo e servizi”.
Per la Cgil si tratta di un progetto da realizzare dal grande significato e sul piano dei diritti e della dignità del lavoro. Ciò in attesa di concretizzarlo a breve con le soluzioni che l’Amministrazione cittadina sta predisponendo.
“Reputiamo questa iniziativa – osservano la Cgil e la Filt – apprezzabile in un contesto che vede le piattaforme sprovviste dei luoghi di lavoro. La mancanza di questi luoghi, ovviamente, produce insicurezza, mancanza di ripari in caso di intemperie e l’impossibilità di avere dei servizi. In questo caso, abbiamo l’istituzione pubblica che si sostituisce alle aziende fornendo ai lavoratori un luogo dove condividere le proprie esigenze di ristoro”.
La mobilitazione di Cgil e il loro impegno con lo sportello per i Rider
La Cgil ha avviato nel territorio una forte mobilitazione in un settore in cui la precarizzazione è forte. Ha attivato anche uno Sportello a disposizione dei lavoratori per assistenza e tutela.
“L’apertura dello sportello Rider nella nostra sede di Via Peculio Frumentario – fanno presente Cgil e Filt – ci ha permesso di entrare in interlocuzione con questo mondo variegato per differenze salariali e per forme contrattuali. Abbiamo portato avanti la lotta dei lavoratori di Just Eat, già inquadrati all’interno di un contesto di lavoro subordinato con l’applicazione del CCNL della Logistica”.
“In questi mesi ci sono stati importanti passi in avanti sia nell’organizzazione del lavoro ma anche in adeguamenti salariali a seguito degli aumenti contrattuali. Ulteriori progressi sono arrivati nella sicurezza dei lavoratori, in questo senso abbiamo avviato con l’azienda un percorso condiviso di miglioramento di queste condizioni. A tal proposito, avviata una discussione che dovrebbe portare all’individuazione di alcune zone sensibili per la sicurezza dei corrieri. I rider hanno subito nuemrose aggressioni e furti in questi anni. Situazione diversa per altre aziende che ancora ricorrono al lavoro autonomo come strumento di sfruttamento dei lavoratori che non godono di alcuni diritti fondamentali presenti nei CCNL”.