Il maestro Santoro inizia la sua collaborazione con Casaramona. Uno dei barman più apprezzati di Messina approda in uno dei ritrovi storici della città.
Si tratta di un professionista di lunga esperienza. Antonino Santoro si appresta ad affrontare una nuova avventura della sua lunga esperienza professionale e ci racconta la sua storia e i suoi aneddoti, nati da una lunga carriera, attraverso quello che è il suo cocktail preferito. Santoro he deciso di legare il suo nome allo storico ritrovo di viale San Martino che vanta una storia lunghissima, il cui inizio è datato 1884.
Il Maestro Santoro e Casaramona: il suo “Saigon”
Il cavallo di battaglia del Maestro è il Saigon, un cocktail veloce e facile da preparare. Santoro ricorda che all’inizio, quando lo portarono in Città nel ’93, non era molto conosciuto. “Lo diffondemmo con Aibes all’Istituto Antonello, facendolo conoscere ai ragazzi, e poi si è diffuso col passaparola. E’ un drink composto con Vermut Dry, Vodka, Granita di Limone e Coca Buton. La presenza della granita è dovuta sia a una scelta che valorizza la tradizione messinese, sia perché è ciò che rende il cocktail fresco e dissetante e non fa sentire il grado alcolico”.
Il Maestro Santoro e Casaramona: il Green Eyes e il mondiale 2003
“Con questo cocktail, in particolare con la variante Green Eyes, ho vinto un concorso nazionale nel 2003, – narra Santoro – eravamo a Roma. Preparai questa variante con al posto della Coca buton un liquore al melone, il Midori, allungandolo con una bibita energize al limone. Grazie a questa vittoria ho partecipato allo spareggio a Milano, all’Hotel Park Hyatt, dove i primi tre della categoria si affrontavano preparando un drink basato sullo sponsor, che all’epoca era il Mozart, un liquore al cioccolato. Bisognava preparare un after dinner ed io feci il Moonflower, composto da Cognac, Remi Martin, panna, amaretto Disaronno, mandarinetto Isola Bella e questo liquore che dava compattezza e densità al drink. Ho vinto quello spareggio ed andai a Las Vegas, al mondiale, rappresentando l’Italia per l’Aibes. Tra 67 paesi arrivai quarto nella categoria. Anche dopo ciò il Saigon è diventato famoso”.
Il Maestro Santoro e Casaramona: la realtà dell’Abi
“Adesso sono il fiduciario dell’Abi, – spiega – rappresento i barman della Sicilia affiliati all’associazione, solo a Messina siamo in venti, una cinquantina in Sicilia. L’associazione sta man mano prendendo piede e tra poco la nostra famiglia si allargherà anche ad Agrigento”.
E con una sua massima ed un invito a tutti conclude…
“Il mondo dei cocktail è bello se fatto con passione, predisposizione e con molti sacrifici. Quando pensi di essere arrivato può arrivare un ragazzino con una nuova tecnica che non hai conosciuto in tanti anni di lavoro, non si finisce mai di imparare. Vi aspetto al bar Casaramona per un cocktail. Non ve ne pentirete”.