Bonus idrico, Gioveni: “Da due anni AMAM non lo dà”

“Se da un lato AMAM chiede, dall’altro non dà”. Il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale, Libero Gioveni, sintetizza così l’operato di Amam negli ultimi due anni. Gioveni, infatti, ha scritto un’interrogazione indirizzata ad Amministrazione comunale ed AMAM, nella quale denuncia il mancato versamento, da due anni a questa parte, del bonus idrico per gli utenti a basso reddito.

“Negli ultimi mesi abbiamo assistito da parte di Amam alla legittima campagna di recupero dei numerosi crediti vantati, con mirate azioni nei confronti di tutti i morosi. – si legge nell’interrogazione – Di contro, però, se da un lato Amam chiede (ed è giusto che chieda per garantire adeguati servizi), dall’altro a molti non dà!

“Il riferimento del sottoscritto è a un diritto al momento negato a moltissime famiglie che dal lontano 2020 non ricevono più in bolletta il cosiddetto bonus idrico o bonus sociale, paragonabile al bonus elettrico o bonus gas che invece puntualmente gli aventi diritto ricevono, sulla base di tariffe agevolate fissate da ARERA.

“Come è noto, la soglia massima del valore ISEE per beneficiare del bonus idrico è di 9.530 euro. In sostanza, il bonus idrico consentirebbe, tramite uno sconto in bolletta, di non pagare la quantità minima di acqua per persona individuata per soddisfare il bisogno essenziale di 50 litri di acqua per persona al giorno, ossia 18,25 metri cubi all’anno.

“Dal 2021 non è più necessario presentare istanza alla società erogatrice ma è obbligatorio presentare una DSU (Dichiarazione Sostituiva Unica) per elaborare l’ISEE. In questo modo l’INPS riconosce se la famiglia è in possesso dei requisiti, che così vengono trasmessi al Sistema Informatico Integrato, che a sua volta, abbinando i dati ricevuti, consente di erogare i bonus direttamente sulle bollette! Ora, mentre appunto per luce e gas tutto funziona a regola d’arte, per l’acqua (e quindi da parte di Amam), da due anni il bonus per gli aventi diritto è diventato una chimera!

“Da indagini effettuate dal sottoscritto e da alcuni utenti, sul fronte ARERA e INPS le procedure amministrative di invio dei dati sono regolari, per cui qualcosa si è certamente inceppato in AMAM, che evidentemente dovrà versare anche gli arretrati (visto che ENI spesso invia anche dei bonifici), oppure avviare le procedure di compensazione nelle bollette future.

“Pertanto, in virtù di tutto quanto sopra esposto, il sottoscritto consigliere comunale, interroga Amministrazione comunale e azienda al fine di conoscere: i motivi che hanno generato questo disservizio dovuto peraltro per legge; come intendano procedere per sanare questa spiacevole situazione nei confronti di parecchie famiglie aventi diritto; quanto tempo ancora occorrerà prima di erogare, nelle forme più consone a discrezione dell’azienda, il bonus idrico agli utenti in possesso dei requisiti di legge sopra richiamati”.

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