Il ritorno a Messina, da avversario, di Zdenek Zeman. il boemo che ha lasciato un ottimo ricordo a Messina, torna con il suo Pescara, appena rilevato dopo l’esonero di Alberto Colombo. Domani (ore 14.30) sarà di scena allo stadio “Franco Scoglio” una gara dal sapore “Amarcord”. Una gara che crea attesa, sia per il passato di Zeman sullo Stretto, sia perché quest’estate sembrava vicino al ritorno nella panchina biancoscudata. Gli fu poi preferito Auteri.
Zeman ha già allenato il Messina nella stagione 1988-1989 in Serie B, dove prese le redini della squadra lasciata dall’indimenticato Franco Scoglio. Il Professore aveva scelto di allenare il Genoa, che vincerà il campionato e verrà promosso in A. Così il Messina punta sul tecnico boemo, un personaggio del calcio, dal carattere schietto e sincero e dalle idee visionarie. Profeta del “gioco a zona”, predilige e sviluppa un gioco del calcio bello e spregiudicato. Sarà per i giallorossi un ottimo campionato, pieno di soddisfazioni, con la squadra peloritana che con 46 reti segnate vanta il miglior attacco, ma anche purtroppo 42 reti subite, la peggior difesa del torneo. Un campionato comunque abbastanza tranquillo, con 19 punti raccolti nel girone di andata su 19 incontri giocati, e altrettanti nel girone di ritorno, con una salvezza tranquilla e l’ottava posizione conquistata.
Un ottimo anno, confermato dalla soddisfazione di aver avuto in squadra un grande giocatore, che come tutti sappiamo divenne in seguito una delle stelle della nazionale, Totò Schillaci. Il palermitano, ormai pronto per altri palcoscenici, qualche settimana dopo la fine del campionato viene venduto alla Juventus. E’ lui il vincitore della classifica marcatori della categoria cadetta con 23 reti realizzate.
D’altronde Zeman è sempre stato un allenatore capace di valorizzare i giovani talenti. Proprio a Pescara esaltò e preparò a grandi palcoscenici giocatori del calibro di Ciro Immobile, Lorenzo Insigne e Marco Verratti, successivamente laureatisi campioni d’Europa 2020 con Mancini, vincendo la finale di Wembley contro l’Inghilterra. E’ stato per lui un ritorno anche quello a Pescara infatti. Zeman è tornato per la terza volta nella città abbruzzese.
Questa terza esperienza in Abruzzo è partita nel migliore dei modi. Il tecnico vuole provare a bissare la vittoria al “Guariglia” di Agropoli contro la Gelbison. Si aspetta progressi dalla squadra oltre che un risultato positivo per mantenere il terzo posto. Biancazzurri attesi da un vero e proprio tour de force, considerando che dopo la gara in terra campana di domenica scorsa, ci sono stati appena due allenamenti prima della partenza nel primo pomeriggio di oggi alla volta di Messina via Roma con partenza da Fiumicino.
“Sono passati tanti anni dalla mia avventura di Messina. – ha detto ricordando anche lui l’anno trascorso qui – Incontreremo una buona squadra. Temo un po’ – ha detto Zeman – le condizioni del terreno di gioco”.
Sarà una gara difficile anche per il Messina, che viene da una sconfitta ed un pareggio. A maggiori ragione contro un avversario in buone condizioni, con un esperto allenatore, che non si accontenta dei playoff. Lo ha fatto notare anche Mister Ezio Raciti, che però ha anche detto “non possiamo permetterci di avere paura, dobbiamo giocarla in modo aperto perché dobbiamo cercare di fare risultato pieno, è da tanto che in casa non lo facciamo e ci serve per la salvezza. Pensiamo una partita alla volta, affrontiamo questa, recuperiamo le forze dopo Moterosi”.
“Il Pescara – ha approfondito Raciti – ha attrezzato una squadra per poter lottare alla pari con Catanzaro e Crotone, è un po’ attardata ma il valore dei giocatori è assoluto. Servirà un Messina deciso, che ha voglia di fare risultato, determinato, che sappia fare le due fasi bene. Con cattiveria e grinta quella di non possesso, e più lucidità quella di possesso. Il Pescara è una quadra di gamba come tutte le squadre di Zeman e sicuramente avremo bisogno di forze nuove. La quantità dei nostri sostenitori non è molta ma la qualità è alta, si fanno sentire”.
Michele Bruno.