Un Rettore infuocato alla Conferenza stampa indetta per trattare i lavori di ristrutturazione del Policlinico. Ne ha per tutti Salvatore Cuzzocrea. Sindacalisti, giornalisti e politici. Chiunque, secondo il suo punto di vista, ha con le sue azioni fermato o rallentato il lavoro da lui svolto. Cuzzocrea rivendica in questi anni a capo dell’Ateneo Messinese di aver dato “esempi di cose fatte”. Ed è critico nei confronti di suoi predecessori che “hanno usato l’Università per fare politica”. “Io non faccio politica” ha affermato. E ha detto “Non posso sperare che la politica sia messa fuori dalla Sanità, ma dall’Università si”. Un Rettore mai visto così, che qualcuno ha avvicinato all’ex Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, o a Cateno De Luca.
Cuzzocrea ha voluto chiarire quest’oggi i rapporti tra Università, Regione e Direzione aziendale del Policlinico. Ha esordito “Abbiamo rafforzato il ruolo dell’Università nel Policlinico!”. Ha anche chiarito “Il direttore generale del Policlinico non risponde al Rettore, ma all’assessore alla Sanità” Ed ha tracciato lo stato di tutta una serie di questioni.
Policlinico: Rettore infuocato e mai visto, contro tutti. Il punto sul tetto di spesa.
Innanzitutto quella del tetto di spesa riservato al Policlinico. Cuzzocrea brucia tutti e rivendica il merito dei 4 milioni che l’Assessora regionale alla Sanità Giovanna Volo ha attribuito all’Azienda Ospedaliera Universitaria, aumentandone le capacità di spesa. Il tetto fissato precedentemente “era sbagliato” ha affermato il Rettore. Oggi è stabilito a 90 milioni, ma non basta per il Magnifico. “Torneremo a Palermo per arrivare a 100”. Ha raccontato l’excursus. Si partiva dai 70 milioni al suo arrivo, assegnati dall’ex assessore Baldo Gucciardi. Una cifra inadeguata a coprire la pianta organica e i bisogni dell’Università secondo Cuzzocrea. L’Assessore Ruggero Razza li porta a 80 prima, poi a 86 lo scorso anno. Comunque “C’è un impegno del Governo Schifani a portare avanti l’adeguamento. – rassicura – La responsabilità, non è della Giunta Musumeci, che si è ritrovata un tetto di spesa sbagliato”.
Il punto sui lavori del Policlinico.
Per quanto riguarda i lavori al Policlinico ha chiarito: “Credo che quel cantiere sia inaccettabile per come è stato gestito, e per le false promesse date, l’avevo detto che quel modo di gestire un appalto non avrebbe portato nessun risultato. Ho grande fiducia nel nuovo Soggetto attuatore nominato dalla Regione Siciliana che sento regolarmente in quanto titolare dell’immobile. Servono risorse finanziarie, mi è stato detto che le troveranno, mi hanno ribadito che ci saranno certamente. In questo momento il cantiere è fermo e questo mi preoccupa molto. l’ex assessore Razza si è recato al Policlinico su mia insistenza e ha preso un impegno. Io gli ho spiegato che i tempi da loro stimati per i lavori non erano compatibili con lo stato delle cose, ci hanno persino preso in giro dicendo che erano ripartiti i lavori, due giorni dopo però di nuovo tutto fermo. Dal mio punto di vista, se vanno avanti rapidamente, credo ci voglia non meno di un anno e mezzo”.
Su chi ha la competenza dei lavori spiega: “La manutenzione ordinaria e straordinaria compete alla Regione, che finora non ha fatto nulla.”
Policlinico sarà Irccs?
Ma il Policlinico diventerà un Irccs? “La competenza è della Regione, che deve trasmettere le carte al Ministero. Inviai le carte io al Ministero, sbagliando di proposito e mi dissero che spettava appunto a loro farlo. Poco dopo la Regione si è mossa, guarda caso. La pratica era rimasta ferma un anno e mezzo nella scrivania di un dirigente regionale. Intanto abbiamo perso parecchi fondi”.
Policlinico: Rettore infuocato tira sassolini e picconate.
Si toglie, nel frattempo, tanti sassolini dalla scarpa il Rettore, su altri temi riguardanti ancora il Policlinico, con questo piglio infuocato e con il tono della voce veemente e arrabbiato, come nessuno se lo attendeva:
“Dove sono finiti i soldi che la Banca d’Italia ha stanziato per il Policlinico e che fine hanno fatto i progetti? E quelli dello Spallanzanino?” Chiede ad alta voce.
Rivendica che è in fase di definizione un reparto nuovo al Padiglione F del Policlinico. E che è “alla firma della Corte dei Conti il finanziamento di 24 milioni di euro per ristrutturare tutte le sale operatorie del Policlinico, ottenuto dall’Università”. In merito a ciò, in passato spiega “ho chiesto a Razza in merito a un cofinanziamento di 8 milioni ma non ho ottenuto nessuna risposta” e si chiede “devo trovarli io?”.
Ed ancora: “Ho stanziato 2 milioni e mezzo per il piano -1 del Pronto soccorso, cosa che avrebbero dovuto fare altri. In quattro mesi saranno completati i lavori. I nostri pazienti non possono fare attesa perché qualcuno deve ancora finire il Pronto soccorso.”.
Cita infine la vicenda della Brest Unit del Policlinico.
“La legge dice che le donne che devono fare un intervento al seno hanno diritto a un percorso dedicato con psicologi ed altri presidi. Nel 2017 è stata bocciata la Brest Unit del Policlinico. Bocciata perché in merito, nelle carte, c’era una lista piena di manca, manca.. Faremo, faremo rispondeva la Dirigenza aziendale. Peccato che poi qualcun altro ha fatto”.
Riguardo tutto ciò che è andato in porto, in sostanza, si prende i meriti: “Tutto quello che è stato fatto è stato realizzato perché io ho trovato le risorse, con risorse dell’Università e non della Regione. Se lo ho fatto e mi faccio tutte queste domande è perché sono titolare di questi immobili. Sono immobili dell’Università e li devo tutelare”.
Michele Bruno.