Ponte, il secco no di Bonelli che poi attacca Salvini

“Ci troviamo di fronte al déjà-vu di un governo che ha deciso di utilizzare i fondi pubblici per un gioco propagandistico, quello di Salvini che parla dalla mattina alla sera del ponte sullo Stretto senza dire dove prenderà i soldi”: non le manda a dire il deputato dei Verdi, Angelo Bonelli, alla conferenza stampa tenutasi questa mattina a Torre Faro. “Quanto sta accadendo sarebbe inammissibile in qualunque parte d’Europa: c’è un decreto che stanzia 340 milioni di euro per la progettazione dell’infrastruttura, ma Salvini non dice dove si prenderanno gli oltre 10 miliardi di euro per costruirla. Questo è un punto importante sul quale andremo a fondo e stiamo già preparando una relazione-esposto che invieremo alla Corte dei conti. Abbiamo anche chiesto un incontro alla Commissaria europea sui trasporti per spiegare la modalità di azione inaccettabile del governo italiano. Ci troviamo di fronte a un gioiello ambientale, un luogo che deve essere preservato su cui noi presenteremo nei prossimi giorni una proposta di legge per istituire un parco nazionale dello Stretto e della Costa Viola”. Bonelli ha poi lanciato un appello: “Mi rivolgo alla segretaria del Partito democratico Elly Schlein ed al presidente del M5S Giuseppe Conte: facciamo una battaglia comune forte contro il ponte sullo Stretto. “Anche perché  – prosegue Bonelli – si sta dilapidando un patrimonio pubblico di risorse, mentre le vere priorità della Sicilia e del Sud in genere sono gli investimenti sulle infrastrutture ferroviarie, sugli acquedotti, sul dissesto idrogeologico, sulla sanità, basta utilizzare fondi pubblici come questo decreto sul ponte sullo Stretto di 340 milioni di euro solo per la propaganda di Salvini”. Sul ponte è intervenuto anche l’ex sindaco Renato Accorinti, uno dei leader del movimento No Ponte: “Rispetto al passato ci sono tutti i soggetti, i presidenti delle Regioni Sicilia e Calabria e il Governo che sono favorevoli al ponte e questo è molto pericoloso. Non c’è nessun preconcetto ideologico. Quando ero sindaco ho fatto fare la riunione con i sindaci metropolitani del sud, c’era anche la ministra Madia ci siamo riuniti per dire ai governi cosa serve per lo sviluppo della nostra terra, come diceva anche Salvini prima, servono ferrovie, i porti, porti commerciali, gli aeroporti e investire sulla sicurezza del territorio cose utili per rendere questa terra fruibile facilmente”. 

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