118 Mandalari, Cisl “spostamento è un rischio”

“I fatti degli ultimi mesi non hanno insegnato nulla”. E’ dura la nota indirizzata dalla CISL FP ai vertici dell’ASP, della Seus e della C.O del 118. Una nota inviata per conoscenza anche al Sindaco, in qualità di massima autorità sanitaria, e al Prefetto, viste le importantissime ricadute sulla salute dei cittadini. Al centro il paventato spostamento della postazione MSA 118 del presidio Ex-Mandalari presso un altro locale, si ipotizza all’azienda Papardo, che avrebbe dato la disponibilità ad ospitarla, poiché quello dove in atto è allocata dovrebbe essere sottoposto ad interventi di edilizia sanitaria.

Un trasferimento che comporterebbe la perdita di un importantissimo presidio sanitario al centro della città e che preoccupa enormemente i vertici della Cisl Fp.

“Se il trasferimento divenisse operativo –  scrivono il Coordinatore Provinciale Seus Messina, Michele Vernuccio e la Segretaria della Cisl Fp Messina Giovanna Bicchieri – l’Asp, corresponsabile nel reperimento di locali idonei ad ospitare la postazione 118 del Centro Città, avrebbe mancato ancora una volta ai propri doveri contrattuali in materia di informazione e confronto con le organizzazioni sindacali della Funzione Pubblica, ma soprattutto sarebbe stata insensibile alle problematiche ed ai disagi della cittadinanza. Spostarsi da una parte all’altra della città, in mezzo al caos cittadino specie nelle ore di punta – scrivono i sindacalisti –  può volere dire arrivare troppo tardi per dare soccorso e salvare una vita, può volere dire mettere a rischio l’incolumità degli operatori del 118, può volere dire che non c’è visione nell’organizzazione del Servizio di Emergenza /Urgenza. Per tali ragioni, poiché una vasta area della città metropolitana rimarrebbe scoperta dal servizio 118, abbiamo invitato l’Asp, la Seus e il 118 a fornirci con immediatezza i necessari chiarimenti nel merito, ed a sospendere ogni iniziativa unilaterale, al fine di definire la criticità derivata dal trasferimento della Postazione ad un tavolo con le forze sociali e gli addetti ai lavori, parimenti all’individuazione di un luogo al centro della città. In caso di mancate risposte saremo costretti ad intervenire con le opportune azioni sindacali e legali per garantire idonee condizioni di sicurezza ai lavoratori e la tutela della salute ai cittadini.”

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