Raciti: “contro Juve Stabia Messina offensivo”

Mister Ezio Raciti, nella conferenza stampa di ieri mattina, ha motivato l’ambiente in vista della gara in programma oggi pomeriggio, alle 17:30 a Messina, al Franco Scoglio, contro la Juve Stabia.

Ammette lui stesso che “è una partita decisiva. Dicevo che erano tutte finali non per caricarle ma perché in realtà è così. Non ci possiamo permettere di sbagliare perché vogliamo sperare fino alla fine. Siamo consapevoli di quello che valiamo, vogliamo e crediamo di poterci salvare direttamente. Non voglio pensare ai playout, sono convinto che potremo farcela ad evitarli. Oggi pensiamo alla Juve Stabia e poi a preparare da lunedì l’altra partita. Dobbiamo vincere. Domenica è imprescindibile la vittoria. Siamo consapevoli anche di aver ritrovato il nostro equilibrio. Le motivazioni sono diverse, loro hanno raggiunto l’obiettivo. Sono fiducioso per come ha lavorato la squadra in settimana. Pesa, in questa fase della stagione, anche un po’ di tensione perché sappiamo che non possiamo più sbagliare”.

Raciti: “contro Juve Stabia Messina offensivo”.

Contro i campani della Juve Stabia, Raciti ha spiegato che ci sarà un Messina offensivo: “abbiamo necessità di un inizio forte. Sarà una partita molto fisica e ci sarà bisogno di dare un’impronta alla gara. Quella di domani, tatticamente, sarà una gara che ci vedrà impegnati nella metà campo avversaria per la maggior parte del tempo. Sarà un Messina più propositivo e determinato. Dovremo avere due volti diversi: quando non siamo in possesso della palla dovremo essere indiavolati e incazzati per cercarla in ogni zona del campo, quando la gestiremo noi dovremo essere rapidi e veloci per concludere in porta il prima possibile. Dovremo essere bravi nel giro palla senza concedere ripartenze ai nostri avversari”.

Riguardo quanto fatto finora e le ultime partite, l’allenatore ha chiarito:

“Non ci siamo mai fatti mettere sotto da nessuno in questo percorso iniziato a gennaio, tranne i primi 20’ con l’Avellino, vincendo poi con merito. Non ci è mai mancato l’atteggiamento giusto, anche a Torre del Greco siamo andati per dire la nostra. Poi, l’infortunio di Kragl ci ha condizionato e siamo stati per 25′ in balia dell’avversario.

Poi abbiamo incontrato Foggia e Picerno, due tra le migliori squadre del campionato. Anche con Foggia e Picerno abbiamo fatto bene. Contro il Foggia, per esempio, non meritavamo di perdere. Dopo aver fatto gol, loro, si sono chiusi e siamo stati costretti a cercare superiorità sulle corsie per superare la densità interna che creavano. Abbiamo perso una partita in cui, se avessimo sfruttato l’occasione per passare in vantaggio, magari parleremmo di altro. Con il Picerno, invece, siamo stati bravi nella fase di non possesso ma ci è mancata un pizzico di organizzazione, anche tattica, nelle ripartenze. Abbiamo conquistato un punto su un campo molto difficile, con una squadra che è quarta in classifica, senza subire tantissime conclusioni, visto che ricordo solo una parata su tiro da fuori da parte di Fumagalli, avendo un paio di occasioni ma con poca lucidità al momento di concretizzare”.

Il momento è delicato. Il tecnico dei peloritani descrive cosa ci aspetta nelle ultime due partiti, definendo l’importanza cruciale della gara di domani:

“Si deciderà tantissimo, sapremo in linea di massima quello che succederà nell’ultima giornata, in cui difficilmente si riesce a ribaltare un esito. Sono sempre fondamentali la terzultima e la penultima giornata. Noi abbiamo fatto bene a Picerno, ma il risultato è stato offuscato dalle vittorie di Turris e Monterosi, adesso ci tocca fare il massimo con la Juve Stabia, e poi vedremo cosa succederà. Ho sempre detto che dovremo lottare fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata”.

Attraverso un flashback, mostra anche come è cambiato il senso di giocare oggi contro il club campano:

“L’anno scorso la partita con la Juve Stabia era quasi simile a quelle di questa stagione con Monopoli e Cerignola in cui potevamo fare quello step in più che ci avrebbe evitato di dover soffrire fino all’ultima giornata. Adesso si tratta di una partita fondamentale per le nostre sorti immediate” ma è fiducioso che “questa squadra sono certo risponderà bene come ha fatto sempre in tutte le situazioni simili in questo nostro percorso. Questa squadra ha sempre reagito quando si è trovata spalle al muro. E’ successo con Viterbese, Latina, Potenza, ogni qualvolta dovevamo vincere, siamo pronti a farlo di nuovo”.

Riguardo le scelte sulla formazione iniziale, in una partita che vedrà finalmente il ritorno di due giocatori centrali nel progetto, come Oliver Kragl e Nino Ragusa, ha messo in chiaro:

“Giocherà chi sta meglio, poi tutti saranno importanti durante i 90′. Soltanto una volta abbiamo potuto riproporre la stessa formazione della settimana precedente. Ci è sempre mancato qualcuno all’appello. Ogni settimana tra squalifiche e infortuni abbiamo sempre avuto problemi. Chi entrerà in campo sarà motivato e nelle migliori condizioni fisiche per potere lottare su ogni pallone. Scioglieremo gli ultimi dubbi soltanto a ridosso del fischio d’inizio”.

Ed in particolare ha tenuto a fugare ogni dubbio sul portiere Lewandowski, che ha gli occhi di tutti puntati per via della squalifica del titolare Ermanno Fumagalli, che lo porterà a scendere in campo domani, con ogni probabilità:

“L’anno di Teramo prima di venire a Messina, era stato nominato come miglior portiere della serie C, quando sono venuto qui aveva avuto qualche problema nel girone di andata, ma, già nella scorsa stagione, si era disimpegnato molto bene, risultando decisivo in qualche gara. A gennaio scorso è arrivato un elemento con il carattere e la grandissima esperienza di Ermanno Fumagalli, con oltre 750 gare tra i professionisti, non un ex portiere, che ha avuto modo di far crescere emotivamente Lewandowski. Quindi, sono convinto che domani farà una grande prestazione”.

Qui l’elenco dei convocati.

Michele Bruno.

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