Operaio morto sul lavoro, Uil: “Va chiarita condizione lavorativa di Petrolo”

Dopo Giacomo Marcimino e Nunzio Micale, Lorenzo Petrolo si aggiunge alla triste lista di persone recentemente morte sul lavoro, e in particolare in un cantiere. Ieri infatti, presso un cantiere di San Fratello, un operaio di 56 anni della N&S costruzioni srl, Petrolo appunto, è rimasto vittima di un tragico incidente. Tra l’altro, la situazione lavorativa del povero malcapitato risulterebbe al momento poco chiara: la Uil ha reso infatti noto che la N&S costruzioni srl ha provveduto ad effettuare alla Cassa Edile di Messina la formale dichiarazione di apertura del cantiere soltanto qualche ora dopo l’incidente mortale.

“Anche nel nostro territorio, il maledetto e tragico contatore dei morti sul lavoro continua inesorabilmente ad aumentare senza sosta. – dichiarano Ivan Tripodi, segretario generale UIL Messina, e Pasquale De Vardo, segretario generale Feneal Uil Tirrenica Messina Palermo – Proprio in merito alla situazione lavorativa del povero Petrolo chiediamo che sia fatta piena luce senza lasciare nulla di intentato poiché abbiamo appreso che, guarda caso, soltanto oggi, alcune ore dopo il grave incidente mortale, la N&S costruzioni srl ha provveduto ad effettuare alla Cassa Edile di Messina la formale dichiarazione di apertura cantiere con decorrenza 4 aprile. Quindi, è necessario il doveroso approfondimento per accertare lo status lavorativo di Lorenzo Petrolo.

“Questa nuova tragedia sul lavoro evidenzia la necessità di procedere ad una forte azione di controllo e repressione nei luoghi di lavoro di tutti i comuni del territorio provinciale. Soltanto qualche giorno fa si è tenuto, presso la Prefettura di Messina, il Tavolo permanente di coordinamento per la sicurezza sui luoghi di lavoro nel settore edile durante il quale abbiamo evidenziato che è venuto il tempo delle azioni concrete. I fatti, evidentemente, passano attraverso un’attività di contrasto al lavoro nero che deve essere coniugata con un’adeguata formazione poiché, è bene ribadirlo senza sosta, i lavoratori sono l’anello debole di una catena, in molti casi caratterizzata da indecente cinismo, che fa leva sul bisogno e sulla necessità di reddito. Pertanto, nell’esprime vicinanza e profonda solidarietà alla famiglia del povero Lorenzo Petrolo, ribadiamo l’esigenza di fermare questa atroce mattanza che offende le coscienze di tutti i cittadini”.

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