Come a Londra, a Parigi, a Roma, i messinesi potranno muoversi velocemente a 6 piani sottoterra con la Metropolitana dello Stretto.
“Finestra sul Ponte”, rubrica curata dall’ing. Giuseppe Palamara, esperto del Ponte sullo Stretto di Messina, tra i principali redattori dal 2009 della pagina Wikipedia in inglese del ponte e gestore della seguitissima pagina Facebook “Strait of Messina Bridge”.
Dopo torri, impalcato e cavi (rilasciato già nel luglio 2020), tracciato stradale e ambito espropri, abbiamo realizzato un quarto file KMZ che rende navigabile su Google Earth sempre di più il ponte sullo stretto di Messina e le infrastrutture ad esso connesse. È appena il caso di osservare che mentre per il ponte si è realizzato il modello spaziale 3D, per gli altri tre si è ancora rimasti su un piano, ecco perché nei tratti collinari in alcuni casi il tracciato sparisce, anche se avendo elevato di qualche metro s.l.m. il piano per comodità di lettura, la maggior parte dei tratti interrati resta comunque visibile.
LA FERROVIA/LINEA METROPOLITANA DELLO STRETTO
Il progetto dei collegamenti ferroviari versante Sicilia (disciplina SF del progetto definitivo) prevede 684 tavole, mentre 662 le tavole per quanto riguarda la disciplina ST = stazioni ferroviarie. Come si evince dalla tabella in figura 2 il tratto ferroviario è lungo in tutto 18,2 km e va dall’asse della torre, quindi località Ganzirri sino alla svolta per Catania ed il raccordo con il binario esistente. Siamo in pratica in mezzo ai due stadi Giovanni Celeste e Franco Scoglio, quindi tra Gazzi e S. Filippo, più precisamente dove vi è via del Carmine.
L’infrastruttura in esame ha le caratteristiche di una linea metropolitana per cui sono state previste tre stazioni per servire la città, che sono: Annunziata, Papardo ed Europa. In corrispondenza delle tre stazioni il progetto prevede idonea riqualificazione paesaggistica ed urbanistica degli spazi di superficie prospicienti la stazione, interventi che consistono in sistemazioni a parcheggio e di arredo urbano (dalla tavola SF0339).
Delibera del Consiglio Comunale della Città di Messina 25 gennaio 2010 “Attraversamento stabile dello Stretto di Messina – Interventi compensativi e Connessi alla Realizzazione dell’Opera”.
Nella citata Delibera alla Voce Metropolitana dello Stretto si ribadisce l’opportunità di utilizzare l’infrastruttura ferroviaria come sistema metropolitano per il collegamento di zone importanti del territorio reggino e messinese. In particolare di prevede la realizzazione di una fermata in località Papardo al fine di raggiungere mediante bus integrati le aree di Ganzirri e Capo Peloro ed il Polo Scientifico Universitario. Il riadattamento di una discenderia in località Annunziata potrà garantire, ultimati i lavori di costruzione del collegamento ferroviario in galleria, la realizzazione di una ulteriore fermata metropolitana che consentirà l’integrazione con il sistema tramviario cittadino. La Delibera richiama ancora l’opportunità di: Realizzare una fermata in località Vale Europa, all’interno dell’area attualmente occupata dall’Esercito Italiano per conto del Ministero della Difesa, al fine di raggiungere, mediante servizi di bus integrati, le aree del centro cittadino e la tramvia. (dalla tavola AM0070)
LE GALLERIE
Le gallerie saranno due, la galleria S. Agata di 4,4 km e la galleria S. Cecilia di 11,9 km. Pertanto la linea ferrata, come del resto in tutte le metropolitane del mondo, per il 90% correrà 20 metri sottoterra. Nella galleria Santa Cecilia sono situate le stazioni metropolitane Europa ed Annunziata; nella galleria Sant’Agata è ubicata la stazione metropolitana di Papardo.
L’infrastruttura ferroviaria si sviluppa per la quasi totalità in sotterraneo fatto salvo il posto di manutenzione ubicato in superficie alla progressiva 5+500 tra le gallerie S. Agata verso il Ponte e la Santa Cecilia verso la nuova stazione di Gazzi, tale opera si è imposta dato lo sviluppo della linea. (dalla tavola AM0070)
LE STAZIONI
Sono previste tre stazioni intermedie Papardo, Annunziata e la più importante Europa che in superfice si troverà all’incrocio del viale Europa con il viale Italia (vedi figure 3 , 4, 5 e 6).
La stazione Papardo si trova in posizione periferica nella Contrada Sperone, dove la Salita Papardo, attraversata la Strada Panoramica dello Stretto, si biforca verso la Salita Sperone Serre. Papardo rappresenta la fermata più a nord delle 3 nuove previste, ed è al servizio di una vasta zona dove, oltre ad alcuni interventi residenziali di tipo spontaneo si trovano importanti strutture di servizio a scala territoriale (Università ed Azienda Ospedaliera Papardo). (dalla tavola ST0082)
La stazione Annunziata, lungo il viale omonimo in posizione semiperiferica, rappresenta la fermata intermedia delle 3 nuove previste, al servizio di una zona prevalentemente residenziale. La stazione, con l’atrio completamente emergente dal terreno, è stata ubicata al centro di un piccolo campo di calcio che si trova in prossimità del canale artificiale che raccoglie l’acqua del bacino idrico che insiste su Viale Annunziata, ed è situata dalla parte opposta del canale, lungo la strada laterale, Via del Fante, che funge da contro-viale di accesso e smistamento. Negli spazi residui del campo di calcio, non occupati dalla stazione a monte ed a valle di questa, sono stati ricavati, formando dei terrazzamenti degradanti, parcheggi per 108 posti auto di cui 5riservati a persone con disabilità motorie. (dalla tavola ST0149)
La stazione Europa, la più importante delle 3 fermate intermedie previste, è la più centrale e quella per cui è previsto il traffico maggiore. (dalla tavola ST0016)
COMPOSIZIONE DEI CONVOGLI (dalla tavola ST0016)
Di norma sono stati presi in considerazione i seguenti tipi di treno, con diverse caratteristiche (vedi figure 7 ed 8):
- Treni Eurostar ETR 500 Freccia Rossa per linee ad Alta Velocità, a composizione fissa con 11 carrozze ed una capacità di 603 passeggeri, lunghezza m. 327,60.
- Treni ad Alta Frequentazione a composizione bloccata per mobilità locale e metropolitana (TAF) tipo Vivalto con 842 passeggeri, lunghezza circa 150 m.
La capacità massima ipotizzabile assunta ai fini del calcolo delle vie di fuga pertanto è stata assunta pari agli 840 passeggeri del TAF, non considerando l’accodamento di 2 treni poiché le previsioni di traffico non giustificano, nell’arco delle 3 ore, un affollamento superiore ai 900.