Taranto Messina: la partita decisiva, parla Raciti

Michele Bruno

Taranto Messina: la partita decisiva, parla Raciti

domenica 23 Aprile 2023 - 12:48

Si avvicina la partita decisiva, Taranto – Messina. Mister Raciti ha parlato ieri ai giornalisti in conferenza stampa, rispondendo alle varie domande.

Taranto Messina: la partita decisiva. La condizione.

Ha innanzitutto parlato della condizione fisica e mentale dei suoi giocatori:

“Il gruppo sia fisicamente che mentalmente si è preparato in questi mesi per disputare questa partita, che è la partita che potrebbe regalarci qualcosa che ci siamo conquistati giornalmente sul campo. Partita dopo partita sappiamo che dobbiamo lottare fino all’ultimo minuto, così come ho sempre detto che i ragazzi sono pronti a farlo, sono motivati, sono vogliosi di scendere in campo il prima possibile per poter fare risultato pieno e poi aspettare notizie positive degli altri campi. Fino all’ultimo speriamo nella salvezza diretta. Andiamo a Taranto con la forza e con la consapevolezza che abbiamo un’identità e vogliamo fare risultato”.

L’approccio e le condizioni di Ragusa.

Ha approfondito ancora sull’approccio alla partita ed ha parlato delle condizioni di Nino Ragusa.

“Quello che conta in queste partite è avere freschezza e forza nelle gambe e soprattutto approcciarsi alla partita senza ansia, perché se durante la settimana vedo gente che è troppo nervosa, questo poi lo trasmette agli altri compagni e lo porta in campo. Valuterò domani anche la situazione che è legata a Ragusa. Proveremo domani, prima della partita, per vedere se riesce ad essere tra gli 11. Per il resto deciderò nel pomeriggio come faccio sempre, ma è importante che in campo entri chi in settimana mi ha dimostrato di stare bene”.

Gli avversari e l’identità della squadra.

Al Mister non importa l’approccio degli avversari, quanto ricordare a tutti e ai suoi in che modo dovranno stare in campo:

“Ma loro hanno questo obiettivo sono all’interno della griglia dei play off il loro obiettivo è vincere perché credo che pareggiando riescano a rimanere dentro. Di conseguenza faranno una partita diversa, almeno credo. Ma è poco importante quello che faranno loro. È importante quello che faremo noi. L’approccio che avremo e il modo di stare in campo, quanta aggressività ci metteremo. La squadra si è allenata bene in settimana ed è pronta a fare una grande partita. Vedremo poi alla fine della partita cosa siamo riusciti ad ottenere e che notizie arrivano. Purtroppo, non basta e non siamo noi soli gli artefici del nostro destino ma vogliamo uscire dal campo senza rimpianti con la consapevolezza di aver dato il massimo e di aver, speriamo, ottenuto il massimo”.

Le motivazioni e gli avversari.

Raciti assicura che i ragazzi sono motivati e pronti. E spiega che del Taranto in questi giorni si è parlato poco:

“ne abbiamo parlato poco volutamente, ho parlato meno rispetto alle altre settimane con la squadra. Li ho voluti lasciati quanto più liberi possibile. D’altronde motivarli credo sia inutile perché questa è una motivazione intrinseca. La devono trovare da soli e credo che la abbiano tutti. Anzi vorrebbero giocarla tutti questa partita, perciò è più necessario invece ricordargli i concetti che ci hanno portato a questo percorso, dargli quella sicurezza che forse, in una partita così nervosa sotto l’aspetto della tensioni, può magari venire meno. Per il resto i ragazzi hanno lavorato veramente con tanta professionalità e tanta volontà”.

Le scelte tecniche.

Sulla scelta dei giocatori, e il dubbio che possa essere basata più sulla capacità tecnica o sulla condizione:

“L’obbligo di vincere non ci deve portare a perdere l’equilibrio. Noi abbiamo avuto un percorso dove fuori casa qualche volta abbiamo anche cambiato atteggiamento tattico, però non l’atteggiamento in campo. I numeri e le posizioni di alcuni giocatori o la scelta di uno o dell’altro conta poco perché questa è una squadra che già ha un’identità, andremo lì sapendo che è una partita dura. Una partita in cui non dobbiamo prendere gol. Fino a quando non prendi gol la puoi sempre vincere. La storia del Taranto ci insegna che è una squadra che prende pochissimi gol. Addirittura credo che siano stati per 15 volte imbattuti. Non è una partita facile, questo non ci deve però portare ad essere in campo troppo lunghi o perdere equilibrio. Dobbiamo avere pazienza, costruire e poi aspettare il momento giusto per colpire”.

Michele Bruno.

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