PONTE/ Ecco quali sono i prossimi step

Redazione

PONTE/ Ecco quali sono i prossimi step

lunedì 08 Maggio 2023 - 09:24

Nuova puntata della rubrica “Finestra sul Ponte”, curata dall’ing. Peppe Palamara. Oggi, il nostro esperto si occupa dei prossimi step finalizzati alla realizzazione della mega infrastruttura.

Quando il contraente generale WeBuild consegnerà il progetto esecutivo e che tempi si prevedano affinché la stazione appaltante Stretto di Messina lo approvi per far si che si rispetti la data di inizio lavori (luglio 2024) annunciata dal Governo?

Così testuale l’ing. Michele Longo di WeBuild audito alla camera lo scorso 18 aprile: «È un’opera immediatamente cantierabile. Perché? Perché il progetto definitivo è già stato redatto sulla base di elevatissimi standard progettuali ed è stato approvato da tutti gli enti competenti. Questo ad esclusione di una singola componente ambientale legata all’avifauna. Appena sottoscritto l’atto aggiuntivo che consenta il ripristino del contratto il progetto può partire. La durata della progettazione esecutiva è prevista in 8 mesi (che verrà dunque consegnata entro il 18 dicembre 2023 n.d.r.), mentre il tempo necessario per la costruzione del ponte sarà di 74 mesi (fine lavori settembre 2030), cioè vale a dire poco più di 6 anni, per la precisione 6 anni e due mesi a partire dall’approvazione del progetto esecutivo.»

Video:

Estratto di 50 secondi dell’audizione dell’ing. Longo di Webuild in cui egli espone quanto descritto nel testo superiore (cliccare play).

Link:

Il testo integrale in PDF della relazione di Longo del 18/04/2023 (16 minuti dei quali io ne ho estratti 50 secondi) pubblicato nel sito ufficiale Webuild.

Ma vediamo adesso di spiegare una volta per tutte quali sono le fasi della progettazione delle opere pubbliche secondo il nuovo codice degli appalti (DL 36 del 31 marzo 2023), chi deve approvare la progettazione esecutiva e da quando si può dare inizio ai lavori. Ma prima un breve una tabella che sintetizza 52 anni di progettazione del ponte sullo stretto di Messina e il relativo iter amministrativo. 

NUOVO CODICE DEGLI APPALTI (DL 36 del 31 marzo 2023)

PARTE IV – DELLA PROGETTAZIONE

Art. 41. (Livelli e contenuti della progettazione)

La progettazione in materia di lavori pubblici, si articola in due livelli di successivi approfondimenti tecnici: il progetto di fattibilità tecnico-economica e il progetto esecutivo.

Art. 42. (Verifica della progettazione)

1. Nei contratti relativi ai lavori la stazione appaltante e l’ente concedente verificano la rispondenza del progetto alle esigenze espresse nel documento d’indirizzo e la sua conformità alla normativa vigente. La verifica ha luogo durante lo sviluppo della progettazione in relazione allo specifico livello previsto per l’appalto. In caso di affidamento congiunto di progettazione ed esecuzione, nonché nei contratti di partenariato pubblico-privato, la verifica del progetto di fattibilità tecnico-economica è completata prima ell’avvio della procedura di affidamento e la verifica del progetto esecutivo redatto dall’aggiudicatario è effettuata prima dell’inizio dei lavori.

Art. 44. (Appalto integrato)

5. L’esecuzione dei lavori può iniziare solo dopo l’approvazione, da parte della stazione appaltante, del progetto esecutivo, il cui esame è condotto ai sensi dell’articolo 42.

Ma chi è la stazione appaltante?

Giova tuttavia precisare tuttavia che con il DL 35 del 31 marzo 2023 (Decreto Ponte) L’assetto societario prevede la partecipazione di RFI, ANAS, delle Regioni Sicilia e Calabria e per una quota non inferiore al 51% di MEF e MIT.

Quindi stazione appaltante (Stretto di Messina s.p.A.) approverà il progetto esecutivo presentato dal contraente generale (WeBuild), il 18 dicembre 2023. A quel punto per l’art. 44 comma 5 del nuovo codice degli appalti (DL 36 del 31 marzo 2023) potranno iniziare i lavori.

PS Curiosità, la Regione Calabria ha messo 500,52 € in più della Regione Sicilia.

QUNDO IL GOVERNO PORRÀ LA FIDUCIA?

Ciò avverrà in parlamento il 16 maggio 2023.

Ricordiamoci che la stazione appaltante per legge è la Stretto di Messina s.p.A. (un ente statale a tutti gli effetti). È lei che il 18 dicembre 2023 approverà il progetto definitivo presentato dal contrarente generale WeBuild. L’art.44 del nuovo codice unico degli appalti (DL 36 del 31 marzo 2023 andato in Gazzetta il 14 aprile 2023), prevede dunque che dal giorno successivo si possano iniziare i lavori. L’Opera comunque inizierà il 9 luglio 2024 e verrà consegnata completa 74 mesi dopo, il 9 settembre 2030. WeBuild, abituata a lavorare 24 al giorno e 365 giorni l’anno, consegnerà i lavori senza un giorno di ritardo così come ha fatto nel 2016 con lo Yavuz Salim Sultan Bridge, che con i sui 1.408 m è il ponte con binario ferroviario più lungo del mondo, e nel 2022 con il 1915 Canakkale Bridge, che con i sui 2.023 m è il ponte sospeso a campata unica più grande del mondo.

CHE NE È ALLORA DEL PROGETTO CHE NON C’È?

Vogliamo concludere con un giochino. Abbiamo voluto calcolare quanto verrebbe alta una pila fatta con tutte le 8.280 tavole del progetto ed abbiamo visto, tra un attimo dettaglieremo il calcolo, che esse sommerebbero a 92 m cioè quanto un grattacielo di 30 piani, ad esempio quasi quanto il Pirellone di Milano, che per 35 anni è stato l’edificio più alto d’Italia. Ma non ci bastava, e ci siam chiesti e se le copie fossero appena 10, quanto di solito era il minimo necessario per un progetto cartaceo di natura pubblica per fare il giro degli uffici? Ebbene il risultato è stato sorprendente.

Le 8.280 tavole del progetto esecutivo sono composte da tavole A0 (tavole da un mq il cui spessore piegato e ca 1,6 cm), documenti con pagine in formato A4 e non solo che vanno da 50 pag. ad 800 pag. a documento. È abbastanza congruo considerare una media scarsa di 90/100 pagine a tavola e considerando che un foglio di peso 80 g è alto 0,01 cm ecco dunque che mettendo in pila 10 copie del progetto definitivo si ottiene una torre di 800 m. Il progetto esecutivo aggiunge un 15% al progetto definitivo, quindi semplificando anche in altezza (torre dunque di 920 m).

Ing. Peppe Palamara

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