“In relazione al fantasma resuscitato del ponte sullo Stretto di Messina, il Ministro alle Infrastrutture mostra di avere qualche problema coi numeri (siano essi relativi alle date oppure ai costi)”. Il comitato Invece del Ponte torna a porre le luci dei riflettori sul Ponte sullo Stretto, e in particolare sui costi e tempi per la sua realizzazione, più che raddoppiati tra una dichiarazione e l’altra del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.
“Appena qualche settimana fa – si legge in una nota di Invece del Ponte – aveva detto da Bruno Vespa che il ponte costerà 7 miliardi e sarà pronto in 5 anni a partire dal 2024. Due affermazioni già smentite da atti ufficiali e nuovi annunci. Il Documento di Economia e Finanza dichiara un costo più che doppio rispetto a quello indicato da Salvini: non 7, ma più di 14,6 miliardi, valore confermato appena tre giorni fa dal sottosegretario ai Trasporti, l’onorevole Rixi.
“Quanto ai tempi, il Ministro ci pensa da solo a smentire sé stesso. È di ieri la dichiarazione di Salvini che candidamente afferma: ‘Il ponte sarà transitabile nel 2032’. Dunque, prima ancora di rifare contratti e progetti, i tempi si sono allungati di circa il 50%, passando da 5 a 7-8 anni. Infatti il Decreto Legge statuisce che i lavori si avviino a dicembre 2024. Partendo da questa data, per la versione Salvini-1 (cinque anni) la costruzione dovrebbe essere finita nel dicembre 2029, mentre la versione Salvini-2 sposta la data al 2032. Non basta: mettendo le mani avanti il Ministro conclude con un sibillino: ‘Se tutto va bene’.
“Siamo ancora a prima dell’inizio, ma possiamo già dire che chi mal comincia, è a metà del fallimento! Invece del ponte dai costi e tempi in dilatazione permanente e dai finanziamenti inesistenti, chiediamo al Ministro Salvini e al Governo Meloni di verificare e realizzare integralmente il piano di ammodernamento, efficientamento ambientale e velocizzazione del sistema pubblico di traghettamento dello Stretto di Messina, già finanziato e progettato”.