“Finestra sul Ponte”, rubrica curata dall’ing. Peppe Palamara, si occupa oggi degli espropri di contrada Sperone, laddove sarà realizzato il casello d’ingresso al Ponte sullo Stretto di Messina.
di Peppe Palamara ©
In questa ottava puntata de “La finestra sul ponte” andiamo ad esaminare l’area in cui sorgerà il cosiddetto (termine usato nel progetto esecutivo) piazzale di esazione, che altri non è se non il casello ove si pagherà il pedaggio per attraversare il ponte sullo stretto di Messina.
Gli espropri riguarderanno una zona di Sperone e più precisamente la collinetta sopra Mortelle, più o meno in corrispondenza del lido “Spiagge d’oro” e cioè dal km 13 in avanti verso il lido “Le Dune”.
Gli espropri riguarderanno i fogli 22 e 43 del Comune di Messina e verranno demoliti in tutto 18 fabbricati, 14 ville (11 nel foglio 43 e 3 nel foglio 22) e 4 fabbricati rurali e 4 fabbricati rurali (1 nel foglio 43 e 3 nel foglio 22).
Ovviamente per l’indennità di esproprio sono previsti due diversi prezzi e la base di partenza è per i fabbricati rurali il valore massimo già adottato dall’ANAS per espropri per pubblica utilità e cioè 200 €/q, mentre per quanto riguarda i fabbricati residenziali si applica il valore medio stabilito dall’OMI (osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle entrate, vedi figura 6) per la zona in oggetto e per ville e villini trattandosi in questo caso solo di questo tipo di edifici residenziali, in questo caso 1.750 €/mq.
Come già fatto nella terza puntata allorquando abbiamo calcolato le indennità previste per Torre Faro/Granatari, si sono adottati tre diversi prezzi. Il primo quello di partenza sopra descritto, il secondo quello applicato dallo Stato ad Altavilla Vicentina per la TAV, pari a 2,035 volte il prezzo base e l’indennità tripla, prevista per la cessione volontaria dal testo unico per gli espropri per terreni agricoli e fabbricati rurali, ma eccezionalmente applicabile anche ai fabbricati residenziali.
Legenda
Rosa con retino verde = Per le superfici soggette ad interventi di riqualificazione ambientale
Seppia = Per le superfici che si espropriano per ferrovia, deviazioni di strade e corsi d’acqua
PIAZZALE DI ESAZIONE (dalla tavola SS0943)
La stazione di esazione si compone di alcuni fabbricati ed opere impiantistiche funzionali al corretto svolgimento delle attività di competenza di questo importante snodo autostradale. Essa è composta dai seguenti manufatti:
– area di esazione
– Piazzale di esazione
– Fabbricato di stazione
– Fabbricati impianti tecnologici
– Parcheggi di sosta per il personale
– Opere accessorie
Il piazzale autostradale è costituito da undici porte, di cui tre porte reversibili, protette da una pensilina di copertura in carpenteria metallica. Un cunicolo impiantistico, ad una canna e a servizio del personale, collega le isole con il fabbricato uffici esattori e con i fabbricati tecnologici.
Il piazzale esattori, opportunamente delimitato da una recinzione metallica, comprende il fabbricato uffici destinato al personale della barriera e due fabbricati tecnologici per accogliere tutti gli approntamenti impiantistici, nonché alcuni parcheggi coperti. Tra le opere accessorie, è stata prevista la realizzazione di un collegamento interrato tra il parcheggio autostradale direzione Reggio Calabria ed il piazzale esattori, al fine di garantire l’accesso al centro servizi da parte dell’utenza.
ACCORDO PER GLI ESPROPRI TRA IL CONTRAENTE GENERALE E LA CTTÀ (settembre 2011)
Si ricorda in questa sede che giù nel 2011 era stato fatto un accordo per gli espropri, è probabile che questo accordo debba essere rivisto, tuttavia riportiamo la notizia stampa dell’epoca per completezza di informazione.
L’«Accordo sulle procedure e metodologie da adottare per la determinazione delle indennità di espropriazione per la realizzazione dell’attraversamento stabile dello Stretto di Messina». A firmare il documento sono stati il sindaco Giuseppe Buzzanca, l’amministratore delegato della Stretto di Messina Spa Pietro Ciucci, l’amministratore delegato di Eurolink Michele Leone, il presidente della federazione provinciale Coldiretti Giuseppe Piccolo, l’avv. Carmelo Correnti dell’Unione piccoli proprietari immobiliari e l’avv. Pietro Ruggeri dell’associazione sindacale Piccola proprietà immobiliare. Con il protocollo si stabiliscono: le procedure per l’acquisizione degli immobili, mediante accordo bonario o di cessione volontaria; i criteri di valutazione degli indennizzi spettanti ai soggetti espropriati e a coloro che, pur non privati del loro bene, subiscono un danno apprezzabile dalla realizzazione dell’opera; le modalità ed i tempi pagamento degli indennizzi; le procedure volte a favorire la mediazione ed evitare i tempi ed i costi del contenzioso. (da Tempostretto dell’8 settembre 2011).
I TEMPI DELL’ATTIVITÀ DI ESPROPRIO
Si tratta di un’elaborazione del sottoscritto basata sulle dichiarazioni del Governo sulla data di inizio dei lavori e la previsione per l’acquisizione aree prevista dal cronoprogramma del progetto definitivo (tavole SE0001 e GE0042 – parte B).
L’acquisizione delle aree (tutta la trafila espropri, dalle lettere già inviate all’ultima demolizione), era un’attività che richiedeva quasi 10 anni nel progetto definitivo (si calcoli che 6 sono gli anni per costruire il ponte, ma MILESTONES e OPERE DI COMPENSAZIONE non rientrano). Traslando, come da nuovo iter, di 12 anni e 3 mesi (ergo inizio lavori ponte 9 luglio 2024), l’attività espropriativa sarebbe cominciata il 14/09/2022 e, per Torre Faro, dovrebbe essere completata entro il 14/09/2024 data di inizio opera di fondazione della torre sicula. Dunque le ruspe al Margi potrebbero iniziare la loro lavorazione (100 case da demolire del solo foglio 46) ragionevolmente appunto il 09/07/2024 e terminare in due mesi. Ci sta.
Si ricorda che l’ing. Michele Longo di WeBuild audito alla Camera dei deputati il 18/04/2023 ha detto che il progetto esecutivo sarà consegnato ed automaticamente approvato, da quel 18 aprile a 8 mesi e cioè entro il 18/12/2023. È dunque congruo per l’inizio lavori del ponte annunciato dal Governo per luglio 2024 (il sottoscritto ha scelto il 09/07/2024 per poter facilmente traslare di 12 anni e tre mesi l’inizio lavori previsto dal progetto definitivo che era il 09/04/2012. Il milestones era cominciato il 02/10/2009 con la firma dell’accordo tra lo Stato e il contraente generale e il 23/12/2009 con l’inizio dei cantieri (variante Cannitello). Di seguito i link alle fonti.
Dichiarazione del Governo su data inizio lavori
Dichiarazione dell’ing. Michele Longo (WeBuild) alla Camera il 18/04/2023
LE PRECEDENTI PUNTATE DELLA “FINESTRA SUL PONTE”