Per Mister Ezio Raciti, nella partita di oggi contro la Gelbison al Franco Scoglio (ore 15), “L’unica cosa che conterà è che siamo artefici del nostro destino e che per la prima volta sappiamo che se vinciamo siamo salvi. Sotto questo aspetto sappiamo che dobbiamo fare una partita d’attacco. È una partita che va giocata e va vinta”. Così ha parlato ieri mattina in conferenza stampa.
Riguardo le condizioni dei suoi ragazzi ha detto:
“A parte quelli che sono infortunati da tanto, i recenti Mallamo e Versienti non saranno convocati e Celesia è squalificato. Per il resto credo che chiunque degli altri possa fare 90 minuti e anche chi non ha una condizione atletica eccellente, magari si risentirà l’indomani della mancata condizione, ma potrà giocare. Queste sono partite che si giocano sotto l’aspetto nervoso. Non mi preoccupa il fatto che si dica che questa è una partita dove ci vogliono gli attributi, perché questa squadra ha gli attributi e l’ha dimostrato. Questa squadra deve solamente avere due facce domani. Una faccia cattiva, sporca e determinata quando non è in possesso di palla e serena come sa quando è in possesso di palla, con una sola convinzione, che è quella che non possiamo far altro che vincere”.
Ma qual è lo stato d’animo dei giocatori secondo l’allenatore biancoscudato?
“Ovviamente si avverte un po’ di timore in queste situazioni, ma ad una squadra giovane può anche capitare. Questa settimana ho lavorato tanto proprio all’aspetto della serenità di affrontare la partita con la massima determinazione, con la ferma consapevolezza che questa è una squadra che ha fatto un percorso importante. E se all’inizio di questo percorso ci avessero detto che poi avremmo avuto la possibilità di giocarci la salvezza nell’ultima partita davanti ai nostri tifosi, avremmo firmato tutti. E questo si sta verificando. Saremo artefici del nostro destino. ‘Mettiamoci tutto quello che abbiamo’ ho detto ai ragazzi, sono sicuro che alla fine festeggeremo tutti assieme”.
Raciti non vuole sbilanciarsi su eventuali idee o cambiamenti per sorprendere gli avversari:
“Anche se ho pensato qualcosa del genere non posso dare il vantaggio a nessuno. Pur rispettando tantissimo il vostro lavoro, – dice riferito ai giornalisti – è giusto che non lo dica, altrimenti non è più una sorpresa”.
Il tecnico peloritano rivendica di aver “sempre detto che i tifosi, dalla prima volta che si sono avvicinati hanno sempre vinto, perché sono stati veramente encomiabili. Anche quando abbiamo perso hanno avuto la forza di incoraggiarci e di stimolarci. Ho incontrato qualcuno dei tifosi. Anche questa volta ci hanno detto che sono con noi, sono sereni e fiduciosi. Domani è una partita che va al di là della semplice partita di calcio, perché c’è una città, una tradizione, un blasone da salvaguardare. Soprattutto ci sono dei tifosi da ringraziare. L’unico ringraziamento è la vittoria”.
Sugli avversari ha spiegato:
“La squadra della Gelbison è una squadra diversa da quella che abbiamo incontrato in campionato ed ha assunto nelle ultime partite un allenatore capace, un allenatore veramente bravo, che gli ha dato un’identità. Non possiamo però guardare agli avversari. L’unica cosa che ci possiamo permettere di guardare e che abbiamo in mente è di essere positivi e incazzati per cercare la vittoria. Questa sarà la nostra tattica e la nostra motivazione nella partita. E lavorare per chi ci vuole bene e ci sta attorno – ndr i tifosi -. Ed anche alla squadra e a chi ci ha lavorato. Meritano la soddisfazione di potersi salvare”.
Michele Bruno.