Durante l’emergenza maltempo che ha colpito duramente in Italia l’Emilia Romagna, anche a Messina c’è chi ha temuto per la propria incolumità e quella delle proprie cose. Il Comitato Salviamo Galati Marina ha rilanciato le preoccupazioni per la messa in sicurezza del litorale e ad oggi chiede risposte alle istituzioni, in particolar modo al Comune di Messina.
“Appena qualche giorno fa il Comitato Salviamo Galati Marina aveva evidenziato le criticità presenti sul territorio, mentre le istituzioni continuano a rimanere silenti ed indifferenti, come se gli abitanti del luogo fossero farneticanti e deliranti. Siamo alle solite, i cittadini sono consapevoli della pericolosità e del rischio vigente nella zona, mentre gli enti competenti continuano a perder tempo celandosi dietro l’alibi delle lungaggini burocratiche e sentendosi scevri da ogni responsabilità. Siamo di fronte all’ennesimo evento meteo marino che mette a repentaglio la sicurezza degli abitanti che, ormai, vivono nell’angoscia di ciò che potrà accadere e ogni onda del mare è un colpo al cuore. Dopo la mareggiata verificatasi tra la notte e la giornata del 9 e 10/02 u.s, che ha flagellato per l’ennesima volta la costa e le proprietà del litorale di Galati/S. Margherita, tante sono state le promesse ed i cittadini sono rimasti fiduciosi ad aspettare, ma il tempo è trascorso senza che a Galati qualcosa si muovesse. Dov’è finita la nostra messa in sicurezza? Forse il passare dei mesi e l’arrivo della stagione primaverile avrà fatto pensare alle istituzioni che avrebbero potuto risparmiare i soldi a noi destinati? Ma hanno fatto un errore di valutazione senza tenere conto che alcuni eventi meteorologici non sono prevedibili e ciò che è prioritario è la tutela dell’incolumità dei propri cittadini. Rimaniamo ancora in attesa di avere notizie e date certe in merito all’intervento urgente e necessario di ripristino dei pennelli già danneggiati e che, a causa dell’evento marino in corso, certamente risulteranno ancor più inefficaci ai fini di un’adeguata protezione nonché pressappoco inesistenti.
Anche la barriera rimasta ai fini precauzionali, in più tratti si è notevolmente abbassata lasciandoli scoperti.
In questi giorni abbiamo appreso dell’affidamento dei lavori previsti per il litorale di S. Margherita, cosa che ci fa ben sperare per la zona interessata, ma, purtroppo, ci fa temere ulteriormente per il tratto che si trova a Nord del torrente S. Stefano qualora non venissero realizzati gli interventi di cui sopra.
Alla luce di tutto ciò, Galati ed il Comitato Salviamo Galati Marina continuano a chiedere a gran voce tutela e sicurezza di fronte ad una condizione oggi più che mai intollerabile, di grave pericolo e vergognosa dopo più di dieci anni di denunce e atteggiamenti riprovevoli da parte di esponenti politici e degli enti istituzionali interessati”.