Ospedale Barcellona, Uil: “Il pronto soccorso deve riaprire”

La chiusura del pronto soccorso del “Cutroni-Zodda” di Barcellona Pozzo di Gotto per la grave carenza di personale e la conseguente decisione di esternalizzare i servizi ad agenzie esterne, avallata dalla Regione su proposta dell’Asp, ha suscitato l’ira di Uil e Uil Fpl, che adesso chiedeno un tavolo con l’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo per discutere della riapertura del pronto soccorso.

“La mancata programmazione del reclutamento di personale medico di molteplici discipline ospedaliere, nonché dei medici di pronto soccorso, mira cinicamente a realizzare la privatizzazione della sanità pubblica che, per quanto ci riguarda, respingiamo e combatteremo con forza e senza sosta. – si legge in una nota di Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, e Livio Andronico, segretario generale Uil Fpl Messina – Contestualmente vi è il disegno relativo alla dismissione di alcuni ospedali pubblici della nostra provincia, un proposito fortemente voluto sia dal governo Musumeci che dal governo Schifani.

“Infatti, alcune attività altamente remunerative, quali ad esempio chirurgia generale, urologia, oculistica e ortopedia intendono essere cedute alla Fondazione Giglio che gestirà tali attività nei presidi ospedalieri di Mistretta, S. Agata di Militello e Barcellona P.G. ottenendo, addirittura, l’85% del Drg prodotto. Questo scellerato progetto avallato senza rossore dalla peggiore politica comporterà che l’ospedale di Barcellona sarà quello che pagherà più dazio di tutti.

“Sul nosocomio di Barcellona e in particolare sul suo pronto soccorso si sono spesi fiumi di parole, di annunci ufficiali e di impegni solenni. La realtà concreta è che nel momento in cui, finalmente, a seguito dei lavori di ristrutturazione, il pronto soccorso doveva riaprire è arrivata la doccia gelata. Infatti, il commissario straordinario dell’Asp di Messina ha comunicato che a causa della grave carenza di medici, il pronto soccorso potrà essere attivato solamente attraverso il reclutamento di medici a gettone. In merito a quest’ennesima pantomima esprimiamo forte dissenso e respingiamo l’eventuale utilizzo di medici legati ad agenzie esterne che, fra l’altro, avrebbero costi enormi per la collettività.

“Rammentiamo che insistono diverse graduatorie per il personale del comparto appartenenti ad altre aziende sanitarie pubbliche e riteniamo che si potrebbero stipulare convenzioni, sempre con le altre aziende, al fine di reperire i dirigenti medici di diverse discipline fino all’adeguamento e all’assunzione del nuovo personale. Un’operazione che può essere incentivata attraverso l’utilizzo delle risorse provenienti dall’enorme massa finanziaria risparmiata a seguito delle mancate assunzioni degli ultimi anni. In questo quadro, dobbiamo registrare l’assordante silenzio della classe politica che, per lungo tempo, aveva garantito l’apertura del pronto soccorso di Barcellona ed oggi tace davanti alla dismissione del presidio ospedaliero. Purtroppo, i fatti sono duri e non ammettono chiacchere.

“Tenuto conto della gravissima situazione della sanità, riteniamo che l’assessore regionale alla salute Giovanna Volo debba urgentemente convocare le forze sociali e, insieme al commissario dell’Asp, fare chiarezza una volta per tutte sulla pessima programmazione sanitaria coniugata a scelte scellerate che stanno distruggendo la sanità pubblica. Ribadiamo, ancora una volta, che il pronto soccorso dell’ospedale di Barcellona deve essere riaperto rapidamente per garantire il diritto alla salute dei cittadini di Barcellona e del suo hinterland”.

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