Stava lavorando assieme ad altri quattro operai a Torino, alla stazione di Brandizzo, quando un treno regionale è sopraggiunto e li ha travolti, uccidendoli tutti. Si tratta di Kevin Laganà, giovane di ventidue anni nato a Messina, che con i colleghi, dipendenti della Sigifer Srl, azienda che opera nel settore dell’armamento ferroviario, stava lavorando alla sostituzione di alcuni metri dei binari ferroviari vicino alla stazione.
L’incidente è avvenuto poco dopo la mezzanotte stando a quanto riferito dai carabinieri, giunti nel frattempo sul posto. Il treno era un convoglio tecnico che trasportava alcuni vagoni da Alessandria verso Torino, sulla linea Torino-Milano.
Oltre a Laganà, vittima più giovane dell’incidente, sono morti Michael Zanera, 34enne di Vercelli, Giuseppe Sorvillo, 43enne nato a Capua ma residente a Brandizzo, Giuseppe Saverio Lombardo, 53enne nato a Marsala e residente a Vercelli, e Giuseppe Aversa, 49enne di Chivasso. Altri due operai sono rimasti feriti, ma non sarebbero stati colpiti direttamente dal mezzo.
Resta ancora da chiarire come possa essersi verificata una tragedia del genere. Al riguardo, i militari dell’Arma stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente per fare luce anche su eventuali responsabilità.
Basile: “Non si può perdere la vita sul lavoro”. “È terribile apprendere notizie così tristi di una ennesima strage sul lavoro. – ha dichiarato il sindaco Federico Basile, dopo avere appreso della tragica notizia – Siamo addolorati ed esprimiamo non solo ai familiari del giovanissimo Kevin Laganà, originario diMessina, ma a tutte le famiglie delle altre vittime la vicinanza e il cordoglio a nome mio personale e dell’interà comunità messinese.
“Un terribile incidente in cui cinque giovani che facevano il loro lavoro hanno perso la vita in maniera davvero inspiegabile e inaccettabile perché non si può perdere la vita al lavoro. Purtroppo, assistiamo ancora ad una tragedia che colpisce l’intero Paese e sulla quale attori istituzionali e non devono riflettere e agire in maniera incisiva sugli aspetti e le esigenze primarie al fine di garantire la sicurezza sul lavoro”.
Uil Messina: “La mattanza sul lavoro continua”. Intanto la Uil Messina, nell’esprimere il proprio cordoglio alle famiglie delle vittime, usa parole molto dure per la tragedia accaduta, parlando di un’autentica mattanza sul lavoro: “L’inaccettabile mattanza di innocenti lavoratori caduti sul lavoro non si ferma e prosegue drammaticamente senza sosta. – ha dichiarato Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina. – La morte di cinque operai travolti a Brandizzo da un treno che percorreva la linea Torino-Milano è inaccettabile e pone sempre più il tema della sicurezza sul lavoro come emergenza democratica per il nostro Paese nei confronti della quale è inammissibile il costante silenzio delle Istituzioni che viene sistematicamente squarciato soltanto per le espressioni di cordoglio successive alle innumerevoli tragedie sul lavoro.
“In tal senso, in un quadro di grande dolore e disperazione per quanto avvenuto la notte scorsa a Brandizzo, dobbiamo registrare che tra le cinque vittime innocenti di quest’ennesima strage vi è il giovanissimo lavoratore Kevin Laganà, operaio ventiduenne di Messina. In questo momento di enorme sofferenza desideriamo rivolgere alla famiglia Laganà la più profonda vicinanza e solidarietà della Uil Messina per una tragedia che scuote profondamente tutte le coscienze. Pertanto, non possiamo rassegnarci e rilanciamo con forza la necessità di fermare questa mattanza quotidiana di sfortunati lavoratori innocenti”.