Nuovo risultato storico per l’ex consigliere del VI Quartiere Mario Biancuzzo, che da anni ormai si batte per l’abolizione del pedaggio autostradale in corrispondenza del sedicente svincolo di Villafranca. Biancuzzo ha appena annunciato di essere arrivato alla ragguardevole cifra di 10 mila firme per chiedere l’abolizione del pedaggio in questione. L’obiettivo della raccolta firme, iniziata lo scorso 23 giugno, è quello di porre all’ordine del giorno dell’Ars l’eliminazione del pedaggio autostradale che, al di là del nome, ricade all’interno dello stesso comune di Messina, e in particolare a Ponte Gallo. Le 10 mila firme raccolte in appena un’estate si aggiungono pertanto alle altre 10 mila firme per la stessa causa raccolte nel lontano 2017.
“Il pedaggio di Ponte Gallo è una assurdità – spiega Biancuzzo – in quanto è risaputo che è stato posizionato all’interno del comune di Messina, in più con una segnaletica ingannevole che cita altro comune cioè quello di Villafranca, dicitura che si legge sugli attestati di pagamento il che può rasentare un eventuale danno erariale. In verità il comune di Villafranca è distante dalla bretella di Ponte Gallo Messina. Si precisa che questa bretella non è un casello ma semplicemente un’uscita ed entrata per consentire libera circolazione nello stesso territorio. Inoltre, è inaccettabile che venga imposto all’uscita ed all’entrata di Ponte Gallo, che si raffigura una bretella, al pari di tutti gli altri svincoli della città che sono privi di casello e pedaggio. Si considera, tra l’altro, che di conseguenza non esiste un parametro equo ed adeguato per imporre ai vettori in transito a Ponte Gallo 1 euro e 20 per entrare ed 1 euro e 20 per uscire.
“Quello di Ponte Gallo non è un casello”. “Il tratto in questione, che io chiamo trazzera, – chiosa Biancuzzo – è uno dei tratti più costosi d’Italia. Si precisa che le barriere ubicate a Ponte Gallo stesso territorio di Messina non consentono l’entrata direzione Palermo e l’uscita ai mezzi provenienti da Palermo, trattandosi di una semplice bretella che consente la sola uscita dalla sede autostradale per i mezzi provenienti dal centro della città e l’ingresso in tangenziale solo direzione città di Messina.
“Pertanto non è assolutamente un casello ma una semplicissima bretella eseguita nel 1972 per soddisfare le esigenze di tutti i cittadini residenti e pendolari messinesi. Illegittimo pagare una strada, anzi una trazzera, che collega lo stesso territorio. Aspettiamo fiduciosi chi vivrà vedrà. Io continuo senza sosta notte e giorno a raccogliere firme aiutatemi a raggiungere quota 11 mila. Successivamente le firme saranno fotocopiate e fascicolate e inviate al presidente della Regione ed al presidente dell’ARS per chiedere l’eliminazione di un pedaggio assurdo, illegale per ripristinare continuità territoriale, democrazia e legalità in questa martoriata città di Messina”.