Ci sono nuovi sviluppi sulla vicenda Messinacque spa, che tante polemiche ha sollevato per via del nuovo socio gestore privato che dovrebbe addossarsi insieme ai comuni della provincia messinese il peso della gestione del servizio idrico su tutta la Città Metropolitana.
L’Assemblea territoriale idrica di Messina (ATI) ha pubblicato un avviso sul proprio sito, con cui si rende nota la proroga del termine di scadenza del bando (importo a base di gara : 2.569.505.531,44 €) per la selezione del socio privato al 30 ottobre 2023, anziché il 15 settembre.
Questo perché si sono resi necessari alle società interessate a partecipare alcuni chiarimenti che ATI dovrà fornire entro il prossimo 11 Settembre.
Insomma, la corsa verso la nuova gestione continua verso la strada tracciata dalla Regione Siciliana, nonostante ci si prenda del tempo. E nonostante i no di tanti comuni, capofila quello di Messina, che hanno bocciato il piano nei loro consigli comunali.
L’ingresso del socio privato desta infatti preoccupazioni tra i comuni del territorio per la possibile perdita di controllo sul servizio. Nonostante il 51% della gestione resti al pubblico, questo deve essere suddiviso tra le quote destinate a tutti i vari comuni metropolitani.
La gestione e il controllo sul servizio idrico rischiano di essere impossibili e farraginose per i comuni, almeno secondo i dubbi sollevati.
Eppure il Governo regionale siciliano, dopo i tanti no, ha imposto diversi commissariamenti ai comuni per la procedura di transizione alla nuova gestione, passaggio non gradito da sindaci e consigli comunali.
Nonostante le resistenze però, sembra tutto già scritto. Messinacque spa pare s’abbia da fare.
Michele Bruno.