Il comitato “Invece del Ponte” continua la sua azione di contrasto alla realizzazione della grande opera sullo Stretto di Messina, e svolge una riflessione sulla posizione del consorzio Eurolink, che aveva un contenzioso aperto con la società Stretto di Messina spa. Parlano di “incarico fantasma” al consorzio, in quanto questo non avrebbe rinunciato al risarcimento chiesto alla Stretto di Messina.
“Eurolink ha consegnato la “relazione di aggiornamento” del Progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina. Nell’attesa di prendere visione del documento, non possiamo fare a meno di osservare come tale incombenza prontamente evasa, dovesse essere preceduta da atti ben più importanti che, se non compiuti,inficiano il deposito del documento. Com’è a tutti noto esiste un formidabile contenzioso giuridico tra la Stretto di Messina (e non solo) ed Eurolink. 700 milioni di euro le pretese di quest’ultima. È altrettanto noto che per la reviviscenza dei vecchi contratti d’appalto Eurolink avrebbe dovuto rinunciare ad ogni pretesa risarcitoria, sottoscrivendo esplicito accordo entro il 31 luglio 2023. Non risulta che ciò sia avvenuto. Sollecitati anche dalle enormi perplessità espresse ancora ieri dal Presidente dell’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione)su una scelta che lui stesso definisce “un regalo per il privato”, ci domandiamo come sia stato possibile far redigere l’aggiornamento progettuale ad una società con la quale la Stretto di Messina ha un contenzioso per 700 milioni di euro. Chi ha dato l’input? Come? Quando? Si sono valutate tutte le refluenze sui contenziosi in corso? A questi quesiti la Stretto di Messina deve dare pronta ed esaustiva risposta” così commenta in una nota il comitato.