Uno sguardo orientato al futuro volto a rendere l’Università di Messina competitiva con i migliori atenei nazionali ed europei. Questa la visione per il prossimo sessennio del professor Michele Limosani, noto economista di Messina nonché attuale direttore del dipartimento di Economia attualmente candidato alla carica di rettore dell’Ateneo peloritano in vista delle imminenti elezioni, previste entro la fine dell’anno.
“Il clima attuale che segna la vita del nostro Ateneo richiede a coloro che si candidano a guidare la comunità accademica per i prossimi sei anni di esprimere la propria posizione con chiarezza. – dichiara Limosani – Ritengo, a tale proposito, che occorra operare un netto distinguo tra quanto sta accadendo e la campagna elettorale in corso. Per quanto mi riguarda, l’attenzione è rivolta esclusivamente al futuro, ai progetti di sviluppo, alla capacità di essere competitivi con le migliori università nazionali ed europee, alle linee su cui si intende riorganizzare un’Università che, a mio avviso, ha necessità di essere rilanciata sotto diversi aspetti.
“In questi anni, nelle sedi istituzionali, ho manifestato il mio dissenso e le mie motivate critiche rispetto a diverse scelte di questa amministrazione. Non ho detto no a tutto. Ho richiamato tutti all’attenzione quando si trattava di usare cautela in itinerari che apparivano impervi. Ho soprattutto difeso le prerogative e l’autonomia di scelta dei Dipartimenti. Tuttavia, da candidato, intendo privilegiare la dimensione propositiva basata sul confronto e sul rispetto delle diverse posizioni. Eventuali errori verranno individuati e giudicati nelle sedi competenti, ma non possono divenire tema della campagna, se non nell’ottica della redazione di un programma elettorale che dovrà offrire, tra l’altro, massime garanzie alla comunità accademica che invoca, come sempre ha invocato e non potrebbe essere diversamente, il rispetto di legalità e di trasparenza, ma soprattutto serenità di impostazione, profondità di visione, coerenza nella azione”.
Il direttore del dipartimento di Economia commenta infine che, qualora dovesse vincere le elezioni, si impegnerà a essere una figura più conciliante nella comunità accademica messinese: “Gli eventi di questi giorni, poi, richiedono un ulteriore impegno al futuro Rettore: eliminare certa latente tendenza alla polarizzazione che non può caratterizzare la vita di un’Università. Qualora, dovessi essere scelto per guidare il nostro Ateneo, farò mio questo impegno che rappresenterà una costante linea guida del mandato”. Il riferimento è probabilmente al caso sollevato dal senatore accademico Paolo Todaro relativo ai maxi rimborsi dell’attuale rettore Salvatore Cuzzocrea. Il senatore accademico ha stimato che i rimborsi del rettore Cuzzocrea ammontano a quasi 2 mila euro al giorno nel periodo 2019-2023, chiedendo pertanto agli organi competenti di realizzare degli accertamenti.