Alessio Campobello, sempre attento alle evoluzioni metereologiche che interessano la Provincia di Messina e la Sicilia, avverte su quanto accadrà prossimamente:
“L’ autunno non ha alcuna intenzione di espletare il suo ruolo refrigerante e ristoratore. Tutt’altro, dopo la penuria di pioggia registrati a settembre, questo aridissimo mese si sta rivelando perfino peggiore del predecessore, protraendo a oltranza un seccume epico. Situazione deliticatissima e preoccupante, con moltissime aree del Messinese in grave deficit da mesi e invasi ridotti all’osso che suscitano grande tristezza. Purtroppo questo “maltempo” non ce lo metteremo alle spalle nemmeno nei prossimi giorni, eccezion fatta per qualche isolato episodio precipitativo di blanda entitá soltanto sabato.
Come testifica eloquentemente Gfs, la Sicilia sará ostaggio di un intensissimo richiamo caldo d’estrazione subtropicale, azionato in queste ore da una vastissima e ben articolata fucina depressionaria in pieno allestimento sull’asse britannico-francese-iberico. Suddetta configurazione barica che decentra la bisettrice del ramo discendente del getto polare in direzione delle Canarie, convoglierá il ramo ascendente proprio sulla Sicilia. Il richiamo subtropicale arroventerá gran parte della Sicilia Tirenica, soggetta agli infuocati e secchi venti di caduta, mentre una +21 a 850 hpa incorporerá tutta la regione almeno fino alla mattina di sabato.
Il notevole gap barometrico che si ravviserá fra Spagna-Francia e la nostra isola infittirá il gradiente orizzontale, accentuando ulteriormente il giá teso flusso meridionale. Con questo quadro ben delineato, giovedi e venerdi saranno giornate canicolari essenzialmente sul versante tirrenico sotto vento, candidato a valicare anche i 35° fra Cefalù e Milazzo. Discorso completamente differente per lo Stretto di Messina, avulso alla ficcante favonizzazione tirrenica. Come sempre avviene in questi casi, Messina e le ioniche patiranno l’umidificazione del vento anabatico, che si impregnerá di umiditá sullo Ionio, non permettendo alla colonnina di mercurio di varcare la soglia dei 26-27°.
Inoltre, la corsia sciroccale ionica genererá ripetutamente una cumulo genesi avvettiva, che sovente offuscherá il soleggiamento specialmente su crinali dei Peloritani. Umiditá alle stelle sullo Stretto, calura torrida sul versante tirrenico laddove i termometri saranno febbricitanti. Proprio su questi settori andrá attuato tempestivamente un piano preventivo che contrasti la deplorevole devastazione legata alla piromania. Questi criminali vanno assolutamente fermati e sanzionati con pene esemplari. Il patrimonio verde giá in grande sofferenza va difeso e salvagurdato da scempi.
I venti spireranno dai quadranti meridionali, con un sostenuto scirocco (SE), che fra giovedi sera e venerdi esarcerberá le sue violente raffiche anche sullo Stretto di Messina, toccando picchi di 75-80 km/h proprio venerdì mattina. Qualche veemente refolo catabatico potrebbe sconfinare su parte del versante tirrenico, intensificando nettamente l’effetto favonio non riscontrabile sullo Stretto, mitigato dalla componente eolica anabatica non favonizzante. Lo Stretto di Messina risulterá spumeggiante giovedi e molto mosso venerdi, ma non impraticabile. Il Tirreno si presenterá quasi calmo sotto costa e lievemente mosso al largo. Le tendenze del tempo a medio termine prefigurano il disinnesco del richiamo subtropicale soltanto nel pomeriggio di sabato. Il rovente scirocco sará rimpiazzato da aliti molto più miti, ma purtroppo la probabile -14 a 500 hpa non potrá allestire nessun meccanismo favorevole a contrasti termici importanti. In pratica, il sistema centrale si scatenerá sulle regioni settentrionali, flagellando rudemente Piemomte, Lombardia, Liguria e Toscana, mentre noi raccoglieremo soltanto le insulse briciole avvettive. Autunno incipiente? Assolutamente no, la prossima settimana l’Africa ci impacchetterá una seconda batosta rovente. Un grazie di cuore e arrivederci.