Biancuzzo: “Rimuovere subito sterpaglie e pericoli dalla Ss 113”

Sterpaglie ovunque che rischiano di arrecare serio pericolo all’incolumità di automobilisti, scooteristi e pedoni. Lo segnala Mario Biancuzzo rappresentante Enti locali dell’Udc per la VI Municipalità. “Ho accertato di persona – scrive Biancuzzo – che la Ss 113 tratto Ponte Gallo – Mortelle è invasa da vegetazione spontanea che occupa ambedue i lati della carreggiata per almeno diversi chilometri. In proposito chiedo un intervento urgente con mezzi adeguati per ripristinare le condizioni di sicurezza per i vettori in transito, posto che la rigogliosa vegetazione impedisce buona parte della visuale (soprattutto nelle curve) e il passaggio pedonale, compromettendo la percorrenza di una strada ad alta di densità di traffico e tra l’altro priva di impianti semaforici utili a rallentare la velocità di percorrenza. Mi permetto di suggerire che la rimozione delle sterpaglie andrebbe effettuata per assicurare la linea taglia fuoco attraverso l’estirpazione sistematica e profonda, onde scongiurare di vanificare tempo e risorse umane ed economiche, ottenendo una pulizia ed un intervento tecnico durevole nel tempo. Occorre rimuovere la fitta vegetazione cresciuta lungo i margini della carreggiata per evitare che eventuali incendi possano mettere in pericolo gli automobilisti ed al tempo stesso in caso di pioggia la vegetazione farebbe da tappo per il deflusso delle acque. Mi corre l’obbligo aggiungere, che purtroppo l’estate scorsa un pauroso incendio propagatosi nei pressi di Tono ha superato la strada statale finendo la corsa nelle vicinanze del mare. Grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco, del personale della Forestale e di tutte le Forze dell’Ordine che hanno chiuso la strada per diverse ore non ci è scappato il morto. L’arteria è molto trafficata considerato che è l’unica che collega la riviera nord con il centro di Messina e numerosissimi la percorrono per evitare di pagare un €1e20 centesimi per raggiungere il capoluogo tramite la tangenziale. Un pedaggio assurdo – conclude Biancuzzo – illegale ed ingiusto ricadente nella stessa città di Messina, che chiamano falsamente Villafranca che paghiamo da oltre 51 anni”.

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