Maxi-operazione volta a contrastare l’ambulantato abusivo in città. Nella giornata di ieri i carabinieri del Comando provinciale di Messina, del Reparto per la tutela agroalimentare e del Nucleo ispettorato del lavoro di Messina, oltre che del NAS di Catania, hanno realizzato un servizio congiunto straordinario volto a contrastare l’ambulantato abusivo in città.

L’operazione giunge a seguito della grave aggressione, avvenuta a colpi di tenaglia, da parte di due uomini contro il comandante della Polizia metropolitana Giovanni Giardina, avvenuta lo scorso 19 ottobre mentre era in servizio per contrastare l’ambulantato abusivo.

Si tratta di un’operazione inedita in termini di portata, che ha visto il dispiegamento di ben cento carabinieri passare a setaccio i più noti venditori ambulanti ed esercizi commerciali della città, al fine di stanare la presenza di eventuali irregolarità in materia di normativa del lavoro e sicurezza alimentare, oltre che di occupazione del suolo durante l’attività di ambulantato.

Tutti i venditori controllati sono stati sanzionati amministrativamente per violazioni varie. Tra queste, la carenza di requisiti minimi igienico-sanitari, la mancata etichettatura o indicazione della provenienza della merce, l’infrazione dei limiti di tempo sul posto per l’esercizio dell’ambulantato e la violazione delle norme inerenti alle assunzioni e agli aspetti contributivi e previdenziali dei dipendenti. Dei 23 lavoratori identificati, ben 9 sono risultati in nero e 5 irregolari poiché impiegati in modo non conforme alle condizioni contrattuali. In tutto sono state comminate sanzioni per 100 mila euro.

È stata sequestrata merce per due tonnellate e sono stati sequestrati penalmente le pertinenze abusive di quattro esercizi commerciali, tra cui un furgone adibito alla vendita, mentre nei confronti di tre attività sono state impartite prescrizioni che, se non ottemperate nei tempi previsti, saranno sospese.