Una mostra permanente del terremoto di Messina, la conferenza

Michele Bruno

Una mostra permanente del terremoto di Messina, la conferenza

sabato 18 Novembre 2023 - 15:10

Una mostra permanente per la memoria di quanto accaduto il 28 dicembre del 1908. L’iniziativa avrà la luce a Messina, al Museo regionale, ed aprirà proprio nell’anniversario del tragico evento, il prossimo 28 dicembre, ed è stata possibile grazie all’impegno del deputato regionale Antonio De Luca (qui intervistato) e del Parlamento regionale.

L’On. De Luca ha infatti promosso un’iniziativa di legge all’Assemblea regionale siciliana per istituire la giornata della memoria del Terremoto di Messina, ed è riuscito a farla approvare, ottenendo 250mila euro di fondi per la Città. Infine con un emendamento recente, ha trovato altri 50mila euro per il Museo per la mostra permanente.

De Luca ed Elvira Amata

È però questa anche una storia di felice collaborazione oltre i colori politici, e a sottolinearlo ci tengono tanto De Luca, quanto l’assessora al Turismo Elvira Amata (qui intervistata) e l’assessore ai Beni Culturali e all’identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato (qui intervistato), oggi presenti alla conferenza di lancio della mostra. Infatti entrambi, esponenti di Fratelli d’Italia e del Governo Schifani, hanno sostenuto e supportato l’idea del deputato pentastellato.

Si tratta di un’iniziativa che mira a restituire ai messinesi il senso delle origini e dell’identità calpestate dal sisma che ha spezzato e spazzato via tante vite e tanta della bellezza della Messina di un tempo.

Francesco Scarpinato e De Luca
Francesco Scarpinato e De Luca

Un modo per dare alle nuove generazioni il beneficio della memoria e dell’identità attraverso cui ricostruire un futuro più radioso per la città. De Luca ha infatti citato i fasti passati di Messina “città che mirava ad essere capoluogo siciliano, che aveva una sua zecca e un suo Senato”.

Per questa esposizione permanente, che si svilupperà su una superficie di 1000 metri quadrati, saranno utilizzati gli spazi dell’ex sede del Museo Nazionale (ex Filanda Mellinghoff), oggi ospitati all’interno del Museo regionale di Messina. Un vero e proprio viaggio nella Messina che esisteva prima del tragico sisma del 1908 che ha segnato il destino della Città dello Stretto.

Verranno esposti numerosi reperti recuperati dopo il sisma e le nuove tecnologie avranno un ruolo determinante perché, come spiega il Direttore Orazio Micali, “grazie alla realtà virtuale è stata ricostruita la città del 1908, permettendo al visitatore di vivere una realtà immersiva all’interno dell’evento terremoto, per poi confrontarsi con le conseguenze del terremoto stesso”. Abbiamo intervistato qui il Direttore.

“Una mostra offre al visitatore una visione parziale, un punto di vista rispetto a un percorso di ricerca, al racconto di una storia. La mostra che aprirà al pubblico martedì 28 novembre sarà ricca di suggestioni, informazioni, illustrazioni, materiali, documenti, ricostruzioni, visioni e molte opere ma è fuor di dubbio che si tratta solo di un punto di partenza per un percorso da scrivere a quattro mani con l’intera comunità. Vogliamo stimolare la comunità alla ricerca, all’interno delle proprie soffitte e dei loro album più antichi, di documenti e memorie per costruire un enorme database, la cui composizione dipenderà solo ed esclusivamente dalla partecipazione dei messinesi. Bisogna comprendere come era composta questa città. Questo nostro lavoro servirà a dare pace a una grande quantità di persone che sono scomparse senza lasciare nessuna traccia di sé. E’ un momento di raccoglimento e questa mostra darà alla città l’opportunità di riflettere su sé stessa su quello che ha perduto, ma solo dopo aver saputo cosa aveva e da dove origina”, ha aggiunto il Direttore del Museo di Messina.

Orazio Micali, Direttore del Museo di Messina

Elvira Amata ha puntato l’accento anche sull’importanza di questa nuova realtà per il turismo cittadino e non solo, perché può stimolare la curiosità e portare visitatori in città.

Lo stesso De Luca ha ribadito: “non è vero che con la cultura non si mangia, la cultura crea economia” ed ha citato d’altronde il suo impegno per stanziare anche fondi regionali per Casa Cammarata e per Villa De Pasquale, altri due luoghi storici per la cultura ed il tessuto sociale della città, che urge valorizzare, rimasti per lungo tempo nell’abbandono.

Scarpinato ha invece voluto ricordare il suo forte legame con Messina, dove ha vissuto gli anni del suo servizio militare, ed ha reso noto che c’è un iter aperto per dedicare il Museo di Messina a Maria Accascina “grande donna e dirigente culturale che ha fatto la storia di Messina, dirigendone il Museo nazionale con grande capacità e lungimiranza”.

Michele Bruno.

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