L’annuncio del professor Giovanni Moschella di sostenere la candidatura della professoressa Giovanna Spatari al ballottagio di lunedì per l’elezione del prossimo rettore dell’Università di Messina ha spiazzato la comunità accademica. Il fatto che il professor Moschella, ex prorettore vicario che si era dimesso a seguito dell’ufficializzazione della candidatura della professoressa Spatari, abbia ricucito lo strappo con la governance Cuzzocrea è infatti una notizia sorprendente, che ha suscitato l’immediata reazione dell’altro candidato alla carica di rettore, il professor Michele Limosani. Al riguardo, l’economista messinese ha messo in evidenza quanto lui sia l’unica alternativa per rilanciare la reputazione dell’Ateneo peloritano, che attualmente risulta fortemente compromessa per il caso rimborsi che ha portato alle burrascose dimissioni dell’ex rettore Salvatore Cuzzocrea. Il prof. Limosani, inoltre, ha sottolineato quanto un accordo di questo tipo, paradossalmente, penalizzerà coloro i quali sono più vicini alla professoressa Spatari, che adesso potrebbero vedersi tagliati fuori da eventuali incarichi di governo: tali incarichi, adesso, non saranno più scelti dalla sola professoressa Spatari, ma dovranno essere spartiti tra lei e il prof. Moschella.
“Apprendo senza grande sorpresa che il prof. Giovanni Moschella ha annunciato il proprio sostegno alla candidatura della prof.ssa Giovanna Spatari. – ha dichiarato il prof. Limosani – È la conferma di quanto ho ripetuto in campagna elettorale in queste settimane: si tratta di due facce della stessa medaglia; due componenti del governo di Ateneo uscente che hanno condiviso un’esperienza che ha portato questa comunità alla deriva ed i cui esiti sono sotto gli occhi di tutti. La crisi reputazionale a cui saremo chiamati a porre rimedio richiederà uno sforzo straordinario, tale è la sua portata.
“La distanza tra la mia proposta e quella degli altri due candidati è emersa con forza e chiarezza anche dall’interlocuzione che in queste ore ho avuto con lo stesso prof. Moschella. Un incontro sollecitatomi da una serie di componenti del gruppo che sosteneva la sua candidatura; componenti che hanno individuato nel mio programma e nella mia persona una valida alternativa rispetto alle loro aspettative di rilancio dell’Ateneo.
“Il prof. Moschella, presentatosi quale paladino della discontinuità, forte di dimissioni arrivate dopo cinque anni e mezzo di governo, torna ora rapidamente sui propri passi. Una sorta di gioco dell’oca. Annulla le distanze dalla prof.ssa Spatari, che nella sua stessa narrazione aveva collocato in piena continuità con il governo Cuzzocrea, ritornando così al punto di partenza: il Rettore uscente di cui è stato vicario. O, magari, dal quel punto di partenza non si è mai veramente mosso e le sue strategie, sin dall’inizio, prevedevano di cercare di drenare il consenso nei miei confronti, per poi arrivare a questo finale… E, ancora, nonostante il prof. Moschella si fosse proposto quale pacificatore nell’attuale scenario, oggi chiude un accordo chiedendo, di fatto, l’esclusione da incarichi di governo di colleghi i quali hanno apertamente sostenuto (e stanno sostenendo) la prof.ssa Spatari.
“Credo sia ormai evidente la serie di contraddizioni che fanno crollare il castello proposto alla comunità accademica. Cade qualsiasi riferimento di principio, a scapito della logica che vuole come unica motivazione il guadagnare posizioni personali di potere. Questo connubio rappresenta la volontà di voler negare il cambiamento, di voler proseguire sulla strada del declino e del clientelismo avviato dalla precedente gestione. Allo stesso tempo, appare chiaro quanto ripeto sin dall’avvio della campagna: la mia proposta costituisce l’unico, vero atto di discontinuità con quanto accaduto negli ultimi anni. È rispetto a questo che invito la comunità a compiere una scelta di campo netta. L’incoerenza dimostrata, da un lato, i valori su cui ho costruito il mio programma dall’altro: il rispetto delle regole e delle persone e la voglia di voltare pagina, mettendoci definitivamente alle spalle il passato.
“Sono più che mai soddisfatto, a questo punto, che al primo turno la comunità accademica abbia riconosciuto la validità della mia proposta e sono certo che mi supporterà in questo ultimo sforzo per raggiungere l’obiettivo lunedì prossimo”.