Arriva la replica del professor Giovanni Moschella al commento del professor Michele Limosani sull’appoggio del prof. Moschella alla candidatura della professoressa Spatari in occasione del ballottaggio di lunedì. Respidendo le critiche al prof. Limosani, il prof. Moschella rassicura che il suo accordo con la professoressa Spatari sia avvenuto nel rispetto dei metodi di trasparenza e condivisione delle scelte. “Carissimi, mi scuso dell’intrusione nelle vostre mail in questa giornata di sabato. – ha dichiarato Moschella in una mail inviata alla comunità accademica – Leggo, però, anch’io senza sorpresa, che il professor Limosani descrive ancora una volta una sua personale narrazione di fatti. Avevo pubblicamente anticipato, subito dopo l’esito dello scrutinio di ieri, che avrei certamente parlato con gli altri due candidati a Rettore. È, dunque, vero che ho incontrato il prof. Limosani, ma dopo essere stato rincorso e sollecitato per tutta la giornata da tanti suoi sostenitori, a partire dal prof. Pietro Navarra.
“Ancora, nella sua narrazione, forse perché confuso (e nervoso) nella concitazione della strenua caccia al voto, descrive addirittura – con toni inadeguati al ruolo istituzionale che aspirerebbe a ricoprire – termini di accordi assunti durante l’incontro tra la professoressa Spatari e me, al quale incontro, posso assicurare, Limosani non era presente. Come risulta dal comunicato congiunto che tutti voi avete ricevuto questa mattina e che riflette puntualmente la nostra conversazione tra persone per bene, si è parlato e si è convenuto soltanto su metodi di trasparenza, condivisione delle scelte, improntate a valori di competenza e qualità. Capisco però la difficoltà a comprendere il senso di tali valori per chi è abituato esclusivamente a logiche di divisione e conflitti e di ricerca del consenso fondata su elargizioni di incarichi e di promesse irrealizzabili”.
Spatari: “Nessuna spartizione di poltrone”. “La convergenza sul programma e il metodo di lavoro tra il prof. Giovanni Moschella e me, viene strumentalmente travisata da taluni come una distribuzione di poltrone o, peggio, come veto posto ad alcuni colleghi di far parte degli organigrammi futuri. – ha aggiunto la professoressa Spatari – Evidentemente, queste logiche spartitorie non rientrano nei criteri che da sempre hanno indirizzato ogni mia attività, ispirata invece alla massima partecipazione e linearità nelle scelte di un gruppo fin dall’inizio unito e coeso. Sono convinta che la comunità sia perfettamente consapevole della necessità di un vero ‘cambio di passo’ finalizzato a realizzare un progetto che veda senza discriminazioni e voglia di rivalsa la partecipazione di tutti coloro che sono animati dal desiderio di dare un contributo alla crescita della nostra comune istituzione e delle sue proiezioni sul territorio”.
Limosani: “In tanti si sono sentiti traditi dal professor Moschella”. La replica del prof. Limosani è stata netta, ribadendo in un videomessaggio pubblicato sul suo profilo Facebook (clicca qui per visualizzarlo) che quanto accaduto questa mattina rende palese quello che, a detta dell’economista, era noto dall’inizio, vale a dire che i professori Spatari e Moschella hanno da sempre rappresentano due facce della stessa medaglia, quella dell’ex rettore Cuzzocrea, aggiungendo che chi aveva dato fiducia al prof. Moschella si sarebbe sentito tradito dalla sua scelta di allearsi con la professoressa Spatari, appoggiando per questo la proposta del professor Limosani: “Ribadisco: non sono sorpreso dell’accordo tra i professori Spatari e Moschella. – spiega Limosani nel videomessaggio – perché come ribadisco dall’inizio della campagna elettorale i professori Spatari e Moschella rappresentano due facce della stessa medaglia: quella dell’ex rettore Cuzzocrea. Ha ragione il professor Moschella a dire che non condivido i valori e principi di cui parla, perché sono proprio quelli che ho avversato negli ultimi anni. Parlo di un modus operandi che ha prodotto spaccature all’interno della comunità accademica. E infatti sono tanti coloro che hanno sostenuto il prof. Moschella al primo turno e che ora si sono sentiti traditi, scegliendo per questo di manifestare la loro adesione e supporto alla mia proposta politica. Siamo in un momento in cui dobbiamo completare il lavoro che abbiamo iniziato, siamo chiamati ad operare il cambiamento, voltando definitivamente pagina. Viva la comunità accademica, viva l’Università degli studi di Messina”.