L’approfondito e documentato reportage trasmesso dalla trasmissione Report dedicato alla sanità messinese ed in particolare ai rapporti di convenzione stipulati dall’Asp di Messina con la Fondazione Giglio di Cefalù rappresenta la punta dell’iceberg e conferma la piena giustezza della forte battaglia sindacale intrapresa dalla Uil a difesa della sanità pubblica. Report ha scoperchiato un enorme pentolone che vede una certa e ben definita “politica” accerchiare e depauperare la sanità pubblica per giungere alla sua privatizzazione e per garantire alla sanità privata enormi vantaggi economici. Si tratta di un cinico e raffinato disegno che parte da lontano attraverso una politica sanitaria dissennata e priva di programmazione che ha comportato l’attuale gravissima carenza del personale sanitario negli ospedali” lo hanno dichiarato Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, Livio Andronico, segretario generale Uil Fpl Messina, e Giuseppe Calapai, segretario generale Uil Pensionati.
“Anche per questi motivi ribadiamo la nostra ferma e motivata opposizione alla convenzione stipulata dall’Asp di Messina con la Fondazione Giglio per la gestione delle attività sanitarie specialistiche di ortopedia, chirurgia, urologia e oculistica presso gli ospedali di Mistretta e di Sant’Agata di Militello dietro il riconoscimento dell’85% del Drg prodotto. Una convenzione, fra l’altro, caratterizzata, nel caso del nosocomio di Sant’Agata Militello, da un anomalo e discutibile contratto di subappalto stipulato dalla suddetta Fondazione Giglio con l’ospedale privato Buccheri-La Ferla di Palermo per la cessione delle attività chirurgiche con un compenso pari al 20% del succitato Drg. E’ del tutto evidente che si tratta di un’operazione di interesse economico-finanziario sulle spalle della sanità pubblica che, al contrario, deve necessariamente essere potenziata e rilanciata. In tal senso, auspichiamo che si proceda rapidamente alle assunzioni del personale sanitario necessario per normalizzare le attività sanitarie nei presidi ospedalieri di Mistretta e Sant’Agata Militello previste dal decreto Balduzzi riguardo la funzionalità degli ospedali di base. Bisogna dare risposte celeri ed esaustive ai bisogni di salute degli esasperati cittadini-utenti eliminando le vergognose liste d’attesa che colpiscono principalmente le persone fragili e gli anziani e riducendo, inoltre, i viaggi della speranza”, hanno concluso Ivan Tripodi, Livio Andronico e Giuseppe Calapai.