Nasce l’ennesima polemica tra la senatrice di Italia Viva, ex Sud chiama Nord, Dafne Musolino e il sindaco di Messina Federico Basile. Riprendendo un’inchiesta uscita sugli organi di stampa locali, Musolino ha attaccato l’amministrazione comunale sul cenone di Natale presso la struttura di Collereale, ed il sindaco ha poi risposto sui propri social.
“Panem et circenses… senza nemmeno il panem. Sono le 22:00 del 24 dicembre e nella struttura comunale di Collereale viene servito il cenone di Natale, che è quello che vedete nella foto. Pasta fredda, pomodori e mozzarella tutto regolarmente imbustato come sempre. Che tristezza vero? Sicuramente molti di voi penseranno che non può essere vero, ma si sa, la società moderna dichiara di volere combattere la povertà ma più spesso combatte i poveri! Nel silenzio indifferente delle istituzioni cittadine, che non provano neppure a chiedere scusa per questa cena fredda e soprattutto arida, abbiamo assistito alla inaugurazione della fontana danzante dal costo astronomico di oltre duecentomila euro! Chiarito che la fontana era già stata inaugurata nel 2019, quindi si è trattato solo di un costosissimo restyling, prendiamo atto di quali sono le vere priorità di questa amministrazione. A pochi giorni infatti dal ‘ricco cenone natalizio di Collereale’, l’Amministrazione si è superata: prolungamento degli orari del tram e dello Shuttle fino a tarda sera e richiamo in servizio della Polizia Municipale con revoca delle ferie già concesse, oltre al giusto compenso per uno dei gruppi musicali più longevi d’Italia. Perché apparire al giorno d’oggi per certa politica è immensamente meglio che essere e i poveri, forse, nemmeno votano, dovendo pensare a sopravvivere.Ora la mia domanda, che faccio a tutti, senza nessuna distinzione politica: ma è questa la Messina che voi volete per i vostri figli, per i vostri nipoti? Una Messina che da un lato prende in giro i meno fortunati e dall’altro si mette in mostra con fontane danzanti, gare di go-kart elettrici e concerti vari. I romani, grandi conquistatori e amministratori, ammansivano il popolo con il famoso panem et circenses. Ma qui vi siete dimenticati il panem, che è di gran lunga più importante di qualsiasi spettacolo circense. Chissà se qualcuno si è domandando che cosa succederà in città da gennaio, quando il reddito di cittadinanza non ci sarà più e verrà sostituito con il ben più ridotto reddito da inclusione. Chissà se, spendendo meno per i concerti, fontane e gare di go-kart, si poteva fare qualcosa per i tirocinanti del progetto Nuovi percorsi dell’abitare che a dicembre hanno finito lavoro e soldi… Io penso che chi amministra una città abbia il dovere di pensare a tutti e di promuovere l’inclusione e la solidarietà come valori concreti e non facili slogan da sciorinare nelle interviste mentre si serve una carità d’accatto” così ha postato Musolino sulla propria pagina Facebook.
Sullo stesso social, con un post intitolato “la finta carità natalizia dei nominati in Parlamento”, senza citare Musolino direttamente, ha reagito il sindaco:
“Premesso che la libertà di opinione è sacrosanta e legittima in uno stato democratico del quale qualche anonimo politico locale è diventato rappresentante nazionale, vorrei, con quella serenità d’animo che porta con sé il Santo Natale, definire la cornice politica nella quale questa amministrazione sta lavorando con passione e impegno. A differenza di qualcun altro non amo le prime pagine dei giornali anche se il mio ruolo di Sindaco spesso impone una presenza necessaria a far capire il lavoro che si svolge e non amo parlare per un clic o un like nelle pagine social come qualcuno si affanna a fare da un paio di mesi a questa parte. Non amo le polemiche sterili legate a singoli episodi che ingigantiti fanno perdere di vista tutte le azioni di cambiamento che questo comune dal 2018 sta portando avanti con ottimi risultati. Mi confronto giornalmente con tutte le problematiche di una città che è stata amministrata in maniera diligente solo negli ultimi quattro anni, una città nella quale i servizi sociali erano in mano alle cooperative, dov’è non c’era il trasporto pubblico locale e dove l’acqua arrivava in riva allo stretto con le navi .. Oggi possiamo parlare di eventi Mobilità sostenibile, investimenti nel comparto dell’acqua e un nuovo sistema dei servizi sociali.. di una nuova vivibilità della città che fino a ieri per chi era in una squadra di governo era amministrata perfettamente mentre oggi con gli stessi principi di ieri non va più a genio ai nuovi vergini della politica. Noi ci occupiamo delle vecchie e nuove povertà 365 giorni l’anno! Ma prima della Messina Social City tutto questo esisteva? Ma gli sciacalli o le sciacalle che tentano di giustificare la propria esistenza con questo nuovo mestiere si ricordano della povertà sono nel periodo natalizio per mettersi in mostra e speculare anche su veri poveri?Con convinzione, oggi che è il giorno della memoria del terribile terremoto del 1908 dico viviamo il presente progettiamo il futuro e ricordiamoci da dove viene il nostro passato ! Senza polemiche ..”
Anche Cateno De Luca è intervenuto nel pomeriggio contro la senatrice di Iv, in una delle sue consuete dirette:
“Messina sta vivendo una fase di cambiamento radicale, c’è chi lo sta accettando di buon grado, chi no. È inutile, non lo vuole accettare. E si continua con le polemiche e con sciacalli che si fiondano sul cenone di Natale, come se i poveri non esistessero ogni giorno. E meno male che c’è chi se ne occupa. Sciacalli e sciacalle con i loro stipendi di decine di migliaia di euro a Messina che scoprono che ci sono i poveri”.
“Sono quelli della categoria ‘prega Dio e inganna il prossimo’, – aggiunge in dialetto messinese -. Con loro ci vogliono ‘tumpulati e cauci nto culu’ ho detto a Federico Basile. Se ad alcuni per educazione non rispondi, si montano la testa e diventano statisti, anche più di Caligola che fece senatore il suo cavallo. Siamo oltre”.
Il gruppo di Più Europa Messina è invece critico nei confronti dell’ammministrazione, come Musolino.
“Il Sindaco Basile risponde alle critiche sulla cena di natale della Messina Social City vantando l’acquisizione delle cooperative per grazia ricevuta del patron Cateno De Luca. Viene addirittura rivendicato con orgoglio aver creato amministrazioni pubbliche dirette dai vassalli di De Luca che sulla città di Messina tessono il proprio sistema clientelare e feudale. Centralizzare questi enti senza alcuna trasparenza, assumere personale senza riuscire a garantire loro lo stipendio, amministrare alla giornata senza contezza delle risorse pubbliche, non è questo il governo che la città meriterebbe. È urgente più che mai che la politica anteponga il merito alle proprie amicizie”.
Così in una nota Giulio Perticari, portavoce del gruppo Più Europa Messina e Palmira Mancuso della Direzione nazionale.
“Nel clima di omertà che permea la gestione di una delle partecipate più importanti per il bacino di consenso di Cateno De Luca che ne ha nominato i vertici, è bastato un articolo di stampa per scoperchiare il vaso di Pandora di una società che non ha fornito risposte in merito a quanto denunciato, compreso il mancato pagamento degli affitti al Colle Reale, nel silenzio del consiglio comunale” prosegue la nota.
“Comprendiamo che in un momento in cui l’amministrazione punta sulla propria immagine, che risulta ai più vincente tra Concerti e addobbi natalizi, fare opposizione politica non sia vantaggioso. Ma ci auguriamo che i partiti rappresentati a Palazzo Zanca chiedano risposte circostanziate e un cambio dei vertici della Messina Social City”, conclude la nota.