Roma nega lo stato di emergenza nazionale, Palermo insorge e divampa la polemica, ancor più infuocata degli incendi che l’estate scorsa hanno messo in ginocchio la Sicilia, causando sei morti e danni per oltre 150 milioni di euro. Uno schiaffo che apre un nuovo fronte di scontro nella maggioranza di Centrodestra: a rigettare la richiesta presentata dal governatore forzista Renato Schifani è stato proprio il dipartimento nazionale di Protezione civile, che fa capo al ministero guidato dall’ex presidente della Regione, Nello Musumeci. “Oltre al danno la beffa – ha subito tuonato Michele Catanzaro capogruppo del Pd all’Ars – centinaia di aziende e famiglie danneggiate dagli incendi non otterranno alcun indennizzo, ma quel che è peggio il presidente Regione assiste in silenzio all’ennesimo schiaffo del governo Meloni alla Sicilia”. Non si è fatta attendere la replica di Schifani: “Uno Stato che nega ai cittadini il risarcimento di un danno di pubblico dominio, subito per colpe o eventi altrui, e lo fa sulla base di cavilli procedurali non applicati prima, non è lo Stato in cui mi riconosco. “Contrasteremo – prosegue Schifani – questo ingiusto provvedimento in ogni sede amministrativa, giudiziaria, istituzionale e politica. Ma assicuro i siciliani danneggiati dagli incendi estivi che se lo Stato centrale li vorrà abbandonare, non lo farà la Regione da me guidata, perché la tutela della collettività di un popolo e la sua tenuta sociale costituiscono un principio sacro e irrinunciabile”. Il presidente della Regione ha annunciato che convocherà per domani una seduta straordinaria della giunta di governo per le determinazioni del caso”.
E mercoledì, a Roma, è previsto un incontro tra i direttori dei dipartimenti della Protezione civile nazionale e regionale per un riesame della pratica relativa agli incendi estivi in Sicilia, nel tentativo di trovare una possibile soluzione. Ad annunciarlo è il ministro, Nello Musumeci, che a sua volta ha scaricato le colpe alla Regione. “I due direttori, Fabrizio Curcio e Salvo Cocina, già da agosto si confrontano sul tema, ma senza trovare una intesa – ha detto Musumeci – questo per una carenza di documentazione da parte della Regione. Diverso invece il discorso sulle altre calamità: solo nel 2023, infatti, all’Isola sono state destinate da Roma risorse per circa 94 milioni di euro. Il difetto sta nella relativa norma del Codice di Protezione civile, che va rivista, assieme ad altri adeguamenti. Ci stiamo lavorando e presto la cambieremo”.
Incendi, lo schiaffo di Musumeci alla “sua” Sicilia. E’ scontro Roma-Palermo
redme |
domenica 07 Gennaio 2024 - 15:20
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